La Nuova Sardegna

Il caso

Vannacci citato in una tesi di laurea per il linguaggio d’odio. La sua replica: «Mi studiano all’università. Che onore» – VIDEO

Vannacci citato in una tesi di laurea per il linguaggio d’odio. La sua replica: «Mi studiano all’università. Che onore» – VIDEO

Il vicesegretario della Lega ed eurodeputato sui social: «Sono passato da Generale a scrittore di successo a eurodeputato più votato e ora oggetto di studio»

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Cagliari Orgoglioso di essere portatore di linguaggio d’odio on line. Il leghista Roberto Vannacci, citato nella tesi di laurea discussa all’università di Cagliari da Simone Cherchi – studente del corso di Lingue e Comunicazione della Facoltà di Studi Umanistici, con relatore il professor Massimo Arcangeli – risponde alla citazione con un post su Instagram. 

«Avete visto? Studiano Vannacci all’università. Io all'università studiavo Weierstrass, Laplace, Huygens, Carnot, Rankine, Wankel, loro cosa studiano? Vannacci. Che onore». E aggiunge: «In due anni sono diventato da Generale a scrittore di successo, europarlamentare più votato dagli italiani, vicesegretario della Lega e ora anche oggetto di studio. Grazie a tutti»

Il giovane Cherchi, nella tesi, distingue tra hate speech esplicito e subdolo, e individua nei contenuti pubblicati da Vannacci un esempio della seconda categoria.

Tra i casi analizzati un post sull’ex eurodeputata Carola Rackete. Secondo lo studente, al di là del testo apparentemente lecito, sarebbero state le immagini — in particolare una foto che mette in evidenza la peluria sulle gambe — a veicolare un messaggio denigratorio e a innescare una valanga di insulti da parte dei follower. Altri due contenuti esaminati riguardano Laura Boldrini e una manifestazione Lgbt. 

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