La Nuova Sardegna

Olbia

L’inchiesta

Il mistero sulla morte di Rosa Bechere, a tre anni dalla scomparsa si ricostruisce il profilo psicologico della donna

di Marco Bittau
Il mistero sulla morte di Rosa Bechere, a tre anni dalla scomparsa si ricostruisce il profilo psicologico della donna

Olbia, proseguono le ricerche del corpo della sessantenne. Restano due le persone accusate di omicidio e occultamento di cadavere

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Olbia Una perla dopo l’altra tra le carte dell’inchiesta sulla scomparsa e probabile uccisione di Rosa Bechere. Ad esempio, si scopre che chi ha qualcosa da scrivere a uno dei due indagati, Maria Giovanna Meloni, può farlo inviando una mail a un indirizzo a dir poco insolito e inquietante: perfidoolbia@gmail.com. Sembra una beffa, ma non fa ridere.

Il commesso

Immaginate la faccia del malcapitato commesso del negozio Trony quando la Meloni ha “accompagnato” la povera Rosa Bechere – erano i giorni precedenti alla scomparsa, il 25 novembre 2022 – per farle acquistare alcuni apparecchi elettronici (una affettatrice, un aspirapolvere, un telefono cellulare Samsung). Per comprare quei prodotti l’indagata aveva convinto la povera donna a rivolgersi a una finanziaria e nella compilazione dei documenti aveva indicato il suo indirizzo mail lasciando di sasso il commesso. Perfido? Chissà, può darsi... Intanto paga tutto Rosa.

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Di quegli acquisti la storia è nota: in apparenza erano destinati a Rosa Bechere, ma in realtà li aveva tenuti Maria Giovanna Meloni, tanto che i carabinieri del Ris li avevano trovati nella casa di via Pietro Aretino dove lei viveva – e vive ancora – con il compagno Giorgio Beccu, anche lui accusato di omicidio, occultamento di cadavere, lesioni, rapina e sottrazione di carte di credito. Da tre anni, mica da ieri.

Perfido, perfida

L’indirizzo mail perfido aggiunge poco ai contenuti dell’inchiesta strappata a un decreto di archiviazione, rilanciata e adesso condotta dalla Procura generale della Sardegna affiancata da quella di Tempio, ma comunque aiuta a tratteggiare il profilo torbido di Maria Giovanna Meloni, una vera dama nera al pari di quelle che popolano altre storiacce galluresi. Olbiese, 45 anni, gattara nerovestita, spesso con un “chiodo” addosso e i capelli arruffati. È lei il capo che tiene le redini della coppia, la mente che decide ogni mossa. Nelle carte dell’inchiesta il commesso di Trony la tumula con un giudizio spietato: “...emanava un brutto odore, sandali aperti, occhi di fuori grandi e a palla con tanto trucco...”. Un comprimario, invece, il compagno Giorgio Beccu, 52 anni, nato a Ozieri ma residente a Berchidda.

La vittima

Ma chi era veramente Rosa Bechere? Sessant’anni, origini genovesi, sofferente di una patologia identificata come sindrome schizoaffettiva borderline, che la rendeva del tutto dipendente da terzi per ogni cosa. Sicuramente ingenua e facile da abbindolare. La sua unica persona cara era il compagno Davide Iannelli con cui conviveva nella casa popolare di via Petta, quartiere San Nicola. Proprio quel Iannelli oggi in carcere, condannato all’ergastolo per aver ucciso il vicino di casa Tony Cozzolino dandogli fuoco dopo l’ennesima lite sotto casa. Senza Ianelli, Rosa Bechere era rimasta sola in balìa dei presunti amici Maria Giovana Meloni e Giorgio Beccu. Fino alla sua scomparsa e probabile morte datata 25 novembre 2022.

L’autopsia

I difensori degli familiari di Rosa Bechere – il compagno Davide Iannelli è assistito dall’avvocato Abele Cherchi, la sorella Gavina è difesa dall’avvocato Cristina Cherchi, i due fratelli Andrea e Antonio dall’avvocato Edoardo Morette – con l’atto di opposizione alla richiesta di archiviazione hanno chiesto formalmente che venga effettuata una autopsia psicologica di Rosa Bechere. È un atto di indagine post mortem per ricostruire la vita e il profilo psicologico della vittima. In altre parole, che si raccolgano tutte le informazioni utili a comprendere le condizioni psicologiche, sociali ed economiche della vittima. Informazioni che possono essere raccolte solo mediante l’acquisizione di documentazione e interviste a parenti e amici della donna scomparsa, condotte su larga scala da persone esperte.

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