Verso le comunali a Tempio, il centrosinistra riflette su alleanze e candidati
Nicola Comerci: «Serve una coalizione larga per riuscire a vincere, ma io non correrò»
Tempio Che cosa faranno i partiti di sinistra in vista delle Comunali? A chiederselo sono in tanti. Forse gli stessi che avanzano anche le risposte che circolano da tempo: “sono in attesa di un nome forte da contrapporre a quelli di Addis e Biancareddu”, “sono impegnati a contenere fughe e defezioni”, “intavolano trattative per un campo largo che potrebbe diventare extra large”.
A rompere gli indugi, spazientito forse da un impasse che potrebbe fare il gioco degli avversari politici, è Nicola Comerci, il consigliere comunale di Avs, ex esponente di “Tempio cambia” che, insieme ad Alessandra Amic, sfidò l’attuale sindaco. La prima certezza è che non si ricandiderà a sindaco della città. «Non guiderò nessuna lista – conferma – e se cinque anni fa ho accettato di sacrificarmi all’ultimo minuto pur sapendo che non avevamo speranze di vincere, è stato perché era necessario presentare una lista di centrosinistra. Tempio non è un paesino di periferia in cui si può andare a elezioni con una lista unica, e noi non potevamo permettere che il centrosinistra non partecipasse alle elezioni. Avrebbe significato lasciare una prateria aperta alle destre per molti anni». Comerci parla di svolta generazionale e scelte cruciali che determineranno il futuro prossimo di Tempio.
«Ci troviamo di fronte a un momento cruciale per la nostra città, direi quasi un punto di non ritorno. È arrivato il momento di cambiare radicalmente il modo di concepire il futuro di Tempio, e questo sarà possibile soltanto se ci sarà un cambiamento nel personale politico. Non esistono uomini per tutte le stagioni, è una regola della politica, dunque noi dobbiamo ringraziare chi da più di trent’anni ha governato Tempio e guardare avanti. Se al comando saranno sempre le stesse persone, corriamo il rischio di restare esclusi dal movimento della storia».
Secondo Comerci, gli scenari che si stanno aprendo potrebbero capovolgere vecchi equilibri. «Questa volta le condizioni sono diverse, a iniziare dalla legge elettorale che è mutata. Per la prima volta sarà possibile presentare più liste collegate a un unico candidato a sindaco, ed è un’opportunità che noi dobbiamo cogliere». Comerci calcola, filosofeggia e ragiona in prospettiva: «Intendo dire che al momento abbiamo due candidati a sindaco, espressione entrambi della medesima area politica, il centrodestra, e ciò potrebbe significare un’opportunità per il centrosinistra, a patto che si ragioni in una direzione specifica. È un errore credere che per vincere basti presentare una lista di centrosinistra perché tanto le destre sono divise: sebbene si indeboliscano a vicenda, non significa che siano deboli. In politica due più due non fa quattro, e quattro meno due non fa due. I nomi dei candidati al momento in campo sono forti e consolidati nell’elettorato, dunque non vanno sottovalutati, anche perché c’è l’incognita del ballottaggio».
Si potrebbe obiettare che nello scenario locale attuale destra e sinistra siano diventate etichette quantomeno duttili, se non, addirittura, interpretabili, e il fatto che qualcuno dal centrosinistra stia pensando di candidarsi a destra è più di una semplice voce. «Ognuno fa le proprie valutazioni e fa i conti con la propria coerenza. È chiaro che se voti a destra e ti candidi a destra, sei di destra, mi pare logico». Quale sarebbe allora la ricetta Comerci: «Semplice. Il centrosinistra deve lavorare unito alla costruzione di un programma innovativo e convincente da affidare a una coalizione civica formata da due o più liste collegate a un unico candidato sindaco. Soltanto in questo modo possiamo avere la possibilità di vincere le elezioni, perché avremo un numero di candidati superiore rispetto alle altre singole liste. E più candidati portano più voti». Tra quelli che non hanno sciolto le riserve c’è però lo stesso Comerci. Non è, infatti, detto che si candidi. «Se mi verrà proposto, valuterò se candidarmi a consigliere a patto che si verifichi la condizione di una coalizione con più liste. Altrimenti mi limiterò a votare a sinistra, come ho sempre fatto». Quale sinistra, con quali alleanze e, soprattutto, con quale candidato sindaco non è ancora dato saperlo.
