Dall’Aga Khan alla cucina del futuro: l’alberghiero di Arzachena compie 60 anni
Grande festa all’Ipsar Costa Smeralda. Il preside Pannella: «Istituto in ottima salute, è sempre riuscito a offrire qualcosa in più»
Arzachena Sessant’anni e non sentirli. O meglio, sentirli tutti se si guarda ai progetti realizzati, ai traguardi raggiunti e agli oltre 6mila professionisti formati. L’Ipsar Costa Smeralda di Arzachena ha festeggiato ieri mattina (13 dicembre) all’Ama il suo sessantesimo anniversario e lo ha fatto raccontando la propria storia attraverso le testimonianze di ex studenti e sostenitori. Una ricostruzione partita dal ricordo del suo fondatore, Karim Aga Khan, il padre della Costa Smeralda che proprio ieri avrebbe compiuto 89 anni e che nel 1965 volle dar vita ad un istituto professionale per formare forza lavoro locale da destinare agli hotel che pian piano iniziavano a sorgere lungo la costa. Un progetto ambizioso, fondamentale per lo sviluppo dell’intero territorio. Un territorio che ha come vocazione l’ospitalità e con il quale l’istituto alberghiero non ha mai smesso di dialogare per rispondere alle necessità che si presentano. Ne è un esempio l’apertura, quest’anno, del liceo linguistico, ospitato nella sede di viale Paolo Dettori.
«Sono felicissimo di festeggiare e sono onorato di farlo con persone che hanno sempre amato e sostenuto questa scuola – dice Antonello Pannella, attuale dirigente dell’Ipsar –. La scuola è andata avanti perché ha saputo offrire sempre qualcosa in più, come il convitto o aprendo la sede di Budoni. Ma, soprattutto, grazie al principe Aga Khan. Abbiamo affrontato anche anni difficili, come quelli del Covid, ma ora siamo la scuola alberghiera più in salute dell’isola». «Questo istituto è un punto di riferimento fondamentale – sottolinea il vicegovernatore Giuseppe Meloni – e la Regione cerca sempre di supportarlo, insieme all’amministrazione provinciale e comunale». Meloni ricorda anche che con la recente restituzione di risorse da parte dello Stato si potrà finanziare il progetto “Iscola”. «Si deve procedere partendo da esempi positivi come quello dell’Ipsar – conclude Meloni – e credo che ci siano le condizioni per fare bene per altri 60 anni, per far crescere Arzachena, la Gallura e tutta la Sardegna. Perché, se cresce la Gallura, vero motore della regione, cresce tutta l’isola».
«La scuola è un’eccellenza e dobbiamo continuare a proteggerla e a lavorare insieme – dice Roberto Ragnedda, sindaco di Arzachena –, anche con un partner importantissimo come Smeralda Holding, che ha sempre mantenuto il fil rouge con l’istituto. Vorrei ringraziare Antonello Pannella perché grazie alle sue capacità e quelle degli insegnanti oggi siamo nell’olimpo. Il principe è il nostro ispiratore e ciò che oggi raccogliamo è grazie alla sua intuizione». «Sono venuto apposta da Milano – rivela Mario Ferraro, ceo di Smeralda Holding – per celebrare un istituto molto importante per il nostro territorio». Ferraro ricorda che nel 1962, anno di apertura del Cervo Hotel, l’Aga Khan dovette portare la forza lavoro dalla Svizzera perché nessun sardo conosceva la professione: «Sessant’anni dopo, negli alberghi in Svizzera, sono tutti sardi. L’80% dei dipendenti del nostro gruppo è sardo e anche i nostri direttori si sono formati qui e tutti hanno contribuito a rendere questa destinazione tra le più esclusive al mondo».
Tra gli altri contributi, quello di Marco Cagioli, direttore amministrativo del Cervo Hotel, di Sergio Bucci, project manager della Sps di Olbia, di Paolo Manca, presidente regionale Federalberghi, di Gianni Addis, ex docente dell’istituto, e Nando Curreli, professore ed educatore dell’Amira. Tutti ex studenti dell’Ipsar Costa Smeralda. A inviare un saluto anche l’assessore regionale al Turismo Franco Cuccureddu. E a unirsi al ricordo dell’Aga Khan è stato anche il Consorzio UniOlbia, che sui social ha dedicato al principe un pensiero nel giorno della sua nascita: «Il suo esempio sarà immortale ed eterna fonte di ispirazione per i nostri studenti, la Sardegna e l’Italia».
