La Nuova Sardegna

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La storia

I fratelli Tondini omaggiano il padre: nella cantina di Calangianus nasce il vino “Orlando”

di Pietro Zannoni

	Orlando Tondini insieme ai figli
Orlando Tondini insieme ai figli

Azienda in festa per il suo fondatore: «Ci ha trasmesso l’amore per la terra»

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Calangianus Evento importante nella tenuta Tondini. Nei giorni scorsi la cantina di Calangianus ha presentato una nuova bottiglia: si chiama “Orlando”, è un vino rosso ottenuto da una rigorosa selezione naturale di uve Carignano e Syrah e si tratta soprattutto di un omaggio. Caterina, Luigi, Maria Giuseppina e Antonio Tondini, insieme alle loro famiglie, hanno infatti voluto festeggiare il padre Orlando, 78 anni, che negli anni Ottanta impiantò le prime viti di quella che sarebbe poi diventata la grande tenuta Tondini, che produce un ottimo Vermentino. Presente all’evento anche il sindaco Fabio Albieri.

«È una bottiglia speciale – ha sottolineato Antonio, l’enologo di famiglia –. Non è solo il nome di un vino. È il nome di nostro padre, il cuore pulsante della nostra famiglia e dell’azienda che oggi portiamo avanti. Gli dedichiamo, grati, questa bottiglia perché racchiude ciò che ci ha insegnato quando eravamo bambini: il rispetto per la terra, la determinazione nei momenti difficili, l’attenzione ai dettagli, il valore del duro lavoro, che ha sempre accompagnato la sua vita, e la certezza che i valori autentici durano più del tempo». Orlando Tondini, discendente dei carbonai toscani giunti a fine Ottocento in Gallura da Pistoia, sa bene cos’è la fatica. È stato artigiano sugheriero, allevatore, pastore e cavatore. E poi ecco i vigneti in zona San Leonardo e, da poco, quello ai piedi del Limbara, Rio San Paolo. Iniziò l’attività di viticoltore dando priorità al Vermentino. Nel 2001 smise di conferire le uve ad altri e decise di seguire una propria strada sostenuto dalla moglie Andreina, scomparsa anni fa. Mandò anche il figlio Antonio a studiare ad Asti per ottenere le competenze necessarie. Il fatturato attuale gode dei benefici dell’accoglienza che i vini “Karagnani”, “Amionis” e “Katala Siddaju” hanno ottenuto a Londra, in Svizzera, negli Usa, in Australia e anche in Giappone.

Adesso si aggiunge il vino “Orlando”. «Questa bottiglia è una bella storia familiare, una storia del nostro paese, una storia che merita di essere raccontata – ha detto il sindaco Fabio Albieri –. Ciò che sta nascendo in questa tenuta fa capire che Calangianus guarda al futuro. Oggi la tenuta è strutturata in modo moderno, con le sue cantine in granito, le botti sotto gli archi, le poderose cisterne. È un qualcosa di straordinario».

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