La Nuova Sardegna

Olbia

Città solidale

Olbia, riapre la mensa dei poveri dopo il furto di Natale

di Stefania Puorro

	La mensa dei poveri di via Canova
La mensa dei poveri di via Canova

Successo della raccolta straordinaria di alimenti organizzata da don Tamponi per il gruppo di volontariato vincenziano

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Olbia Oggi, 29 dicembre, alla mensa dei poveri di via Canova, il primo piatto caldo dopo il furto è stato una pasta al sugo. Poi pizzette, dolci arrivati in dono e frutta fresca: mele e mandarini lasciati da un agricoltore e raccolti nel suo terreno. Un pranzo semplice, ma carico di significato, dopo che la sera di Natale qualcuno aveva portato via tutto: frigoriferi svuotati, cucina ripulita, cassetti aperti.

A sostenere questa ripartenza, e a garantire continuità nei prossimi giorni, contribuirà anche la raccolta straordinaria di alimenti organizzata da don Antonio Tamponi, che ha aperto eccezionalmente l’emporio della Cittadella della Carità, chiuso per ferie. Le donazioni sono state raccolte dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 di oggi ,29 dicembre. L’emporio e la Cittadella riapriranno poi regolarmente il 7 gennaio e, da quel giorno, i volontari del gruppo di volontariato vincenziano andranno quotidianamente a ritirare con i propri mezzi gli aiuti destinati alla mensa.

«Sono venute da noi decine e decine di persone –, racconta la presidente del gruppo di volontariato vincenziano, Tiziana Marzocca – C’è chi ha portato alimenti, chi ha fatto donazioni, chi ha contribuito con buoni spesa. Gli aiuti sono arrivati in tanti modi. Ma ciò che ci ha colpito e commosso in maniera profonda sono state le donazioni da 5 o 10 euro. Arrivano da persone che magari hanno già poco, ma che hanno voluto esserci lo stesso, dando tutto ciò che potevano».

Il furto di Natale aveva lasciato la mensa praticamente vuota. «Hanno portato via tutto quello che c’era nei frigoriferi, in cucina, nei cassetti – spiega la Marzocca –. Solo una stanza non sono riusciti a svuotarla: lì c’era la spesa che era stata preparata per confezionare i pacchi viveri destinati alle famiglie». È rimasta perché i ladri, probabilmente, non hanno fatto in tempo ad arrivarci. Ladri che hanno agito senza intoppi, visto che da quando sono partiti i lavori di ristrutturazione del dormitorio tutta la zona, di notte, è deserta.

Ill servizio è ripartito con un menù essenziale. «Un menù basico –, precisa la presidente – . I nostri ospiti sono abituati dall’antipasto al dolce e ieri l’antipasto non c’era. Ma c’era un piatto caldo, i dolci, la frutta. E in un momento come questo, è già tanto».

La rete di solidarietà, intanto, continua ad allargarsi. «Siamo stati contattati anche da un agriturismo della zona di Sa Serra: avevano organizzato una grande cena, è rimasto tanto cibo e ci verrà donato. Questo significa che per il prossimo pranzo abbiamo già tutto». Altri aiuti arriveranno nei prossimi giorni, anche attraverso l’emporio della Cittadella, da cui i volontari potranno rifornirsi con regolarità.

Ma lo sguardo va anche al primo dell’anno. «Per il pranzo di Capodanno avevamo degli agnelli congelati, piccoli, che ci erano stati regalati. Purtroppo sono stati rubati – racconta ancora Tiziana Marzocca –. Se qualcuno riuscisse a ridonarceli, saremmo felici di poterli servire ai nostri ospiti. Sarebbe un bel segnale, un modo per restituire normalità anche in un giorno di festa». In alternativa, il pranzo sarà comunque garantito: «Ci organizzeremo con quello che avremo, come facciamo sempre».

«La mensa non è solo un pasto», conclude la presidente. «È un punto fermo per tante persone. Sapere che ogni giorno qualcuno potrà sedersi a tavola, trovare un piatto caldo e un luogo accogliente, è la responsabilità più grande che sentiamo». È con questo senso di responsabilità che, nonostante tutto, il servizio è ripartito, sostenuto da una straordinaria ondata di solidarietà che ha permesso di rimettere in moto la mensa e di guardare avanti.

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