La Nuova Sardegna

 

Coronavirus, la chiave antipandemia è l'effetto R0

di LUCA DEIDDA
Coronavirus, la chiave antipandemia è l'effetto R0

Fitch stima oggi che il mese di lockdown ci costerà 4,7 punti di Pil. Confindustria dice il 6% - L'ANALISI

04 aprile 2020
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R0 è il filo rosso unisce politiche socio-sanitarie ed economiche in tempi di Corona virus. Un filo rosso da capire a fondo per diventare una società immune alle pandemie. Come funziona? Supponiamo sia pari a 2 (per Corona in assenza di intervento è oltre 2). Un contagiato contagia 2 persone. Da un contagiato si passa a 3; il primo guarisce o perisce e i 2 restanti contagiano 4 persone; i 4 generano 8 nuovi contagi, 16, 32 . Se si lascia che il virus prolifichi, la domanda di servizi di terapia intensiva diventa rapidamente molto maggiore della capacità d’offerta del sistema sanitario; come è successo in Lombardia. E una volta che i buoi sono scappati, inutile chiudere il cancello. Le politiche di contenimento soft non bastano più. Se già diffuso, con R0 sopra 1, il virus si espande velocemente e l’eccesso di domanda di servizi sanitari diventa generalizzato.

L’unico modo per uscirne limitando il sacrificio di vite è portare R0 sotto 1 e per questo servono politiche socio-sanitarie draconiane. Il lockdown, la serrata di tutte le attività. Altro che complotto! Se aspetti che il virus ti invada, non c’è alternativa. Se il lockdown è efficace, R0 va sotto 1. Supponiamo vada a 0.5. Da 32 contagiati si va a 16 nuovi contagi; poi 8, 4, 2, 1, e zero, bingo! Problema: il lock down non è sostenibile nel lungo periodo. Troppo costoso. Fitch stima oggi che il mese di lockdown ci costerà 4,7 punti percentuali di PIL, Confindustria dice 6%. Questo calo non è poi distribuito in maniera equa; ci sono moltissime persone che perdono il lavoro.

Lo shock riduce drasticamente i flussi di cassa di imprese e famiglie e ciò aumenta il rischio di fallimento. Le politiche economiche in risposta allo shock devono essere tali da ripristinarli, lo abbiamo detto. Dato è il lockdown è così costoso non ci si può permettere che non dia frutti. Per questo, portare a pisciare i cani 10 volte al giorno è un comportamento da sanzionare pesantemente; perché rischia di compromettere l’efficacia del lockdown. Inoltre, è importante concepire e adottare i protocolli più efficaci per contenere il contagio che deriva dalle interazioni sociali residue legate ai fabbisogni essenziali e alle cure mediche (esempio, mascherine affinché asintomatici contagino?). Dopodiché, la domanda è: e dopo? Una domanda a cui rispondere ora. Perché questo è il tempo che ci compra il lockdown. Mentre l’epidemia recede, dobbiamo concepire le politiche per la nuova normalità.

Perché il dopo è pieno di insidie. Se anche il virus sparisce, potremmo essere proni a nuovi attacchi. Possibile che chi si è sopravvissuto sia diventato immune. Possibile che i positivi siano molti di più di quelli registrati e quindi i gli immunizzati siano di più di quelli che pensiamo. Possibile, ma non certo: la scienza per ora non dà certezza che aver preso il covid-19 dia l’immunità. E se anche fosse, il lockdown, limitando le interazioni finisce, per contenere il numero dei positivi e dunque i possibili immunizzati. Il ritorno alla normalità è insidioso ma inevitabile perché i costi del lockdown sono troppo alti. Come uscirne? Con politiche che, passata la fase acuta, tengano R0 là dove l’abbiamo portato, sotto 1. Con i buoi dentro il recinto, chiudere il cancello diventa una politica efficace. A regime ci serviranno politiche socio-sanitarie di contenimento intelligenti. Intelligenti vuol dire: efficaci nel contenere il virus e compatibili con l’aumento di produttività che sarà necessario per evitare che i miliardi spesi ora gravino sulle spalle dei nostri figli. Per disegnarle occorre informazione sempre, che si raccoglie con analisi campionarie continue. Ci serviranno anche politiche economiche capaci di indurre l’aumento di produttività che sarà necessario per ripagare il debito contratto in questi mesi. Tecnologie abilitanti e competenze sono i due asset su cui investire. Nella nuova normalità, per la Sardegna, circondata dal mare, avere il bollino Corona-free (non la birra eh) potrebbe essere meno difficile che altrove. Un’occasione che potrebbe voler dire sviluppo. Per coglierla la ricetta è sempre la stessa: nelle stanze dei bottoni ci siano i più competenti che abbiamo!
 

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