La Nuova Sardegna


Le pagelle degli amministratori: premiato il decisionismo

di DANIELA SCANO
Truzzu e Solinas: sindaco di Cagliari in picchiata, promosso il governatore
Truzzu e Solinas: sindaco di Cagliari in picchiata, promosso il governatore

Sondaggi post Covit: promosso Solinas, i sindaci sardi con il segno meno

07 luglio 2020
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I sondaggi fotografano realtà in movimento, situazioni ed emozioni che cambiano di giorno in giorno. L’indice di gradimento dei governatori e dei sindaci di 105 città italiane cristallizzato dal Governance Poll 2020, realizzato da Noto sondaggi, quest’anno è fortemente influenzato da come gli amministratori locali hanno affrontato l’emergenza Covid-19. I cittadini hanno dato i voti pensando alle risposte, ai provvedimenti, ma soprattutto alle soluzioni concrete che i loro primi cittadini hanno adottato per proteggerli dall’insidioso nemico invisibile. Non è solo un indice di gradimento e una patente di popolarità, quindi, questa è la pagella al tempo della pandemia.

Dal 5 al 30 giugno, mentre i professori valutavano i loro alunni al termine del più strano anno scolastico, anche gli italiani hanno distribuito sufficienze e insufficienze agli uomini e alle donne che avevano traghettato città e regioni fuori dalla crisi che ha travolto vite umane, posti di lavoro, certezze e speranze. Nessuno può ancora dire quando e come finirà, ma tutti sono stati messi nelle condizioni di valutare come è andata fino a questo momento.


I numeri e le posizioni di Governance Poll devono essere valutati come si fa alla fine un anno scolastico: un 6 può valere un 10 perché è il frutto di grandi sacrifici fatti dallo studente per superare con lo studio le sue lacune, mentre ci sono voti alti che arrivano per colpi di fortuna o abili scopiazzature. Sarà il tempo (e i risultati) a dire se quello di Vincenzo De Luca, governatore della Campania diventato con le sue performance più divertente delle sue imitazioni, è un 10 o una sufficienza. I corregionali lo hanno premiato con un + 4,9 per cento anche per il decisionismo dimostrato nei giorni più bui. E forse nel Lazio hanno voluto punire Nicola Zingaretti, segretario del Pd relegato all’ultimo posto, anche per quel famigerato aperitivo fatto a Milano a favore di telecamera. Voleva rassicurare, è finita come è finita. Scorrendo i promossi e dei bocciati dell’elenco di Noto sondaggi, si capisce che i cittadini non si accontentano di finte rassicurazioni ma chiedono risposte concrete. Parafrasando una famosa pubblicità, la gente ha bisogno non di sogni ma di solide realtà. E premia la buona volontà.

Il governatore Christian Solinas, per esempio. È in alto in classifica, all’ottavo posto con il suo omologo ligure Giovanni Toti. Solinas, con più 0,2 per cento, ha il 48 per cento dei consensi. Il presidente ha preso una sufficienza piena. È stato apprezzato il decisionismo nel momento in cui prima di tutti gli altri voleva chiudere i porti e gli aeroporti. Ai sardi è piaciuto l’impegno per proteggerli, ma adesso fanno i conti con il presente complicato e con il futuro incerto. Nell’ansia di lanciare un messaggio rassicurante ai potenziali turisti, il governatore ha lanciato lo slogan “Sardegna covid free” ma lo ha accompagnato con una serie di altri messaggi che hanno creato confusione. Come fanno i professori per spronare gli studenti che dimostrano impegno, i sardi hanno dato al governatore un 7 “di incoraggiamento”.

Tutti i sindaci delle città capoluogo di provincia hanno invece perso punti, anche se proprio loro nella emergenza covid potevano fare ben poco. Perché è all’uomo o alla donna con la fascia tricolore che il cittadino si rivolge nei momenti del bisogno. Però qualcosa vorrà dire se Andrea Soddu, sindaco di Nuoro, pur perdendo 8,4 per cento, resta con il 60 per cento dei consensi il più apprezzato sindaco sardo al nono posto in graduatoria, seguito al 18° posto dal collega di Oristano Andrea Lutzu. Stimato dalla maggioranza dei concittadini Soddu ha ancora, a pochi mesi dalle comunali, la maggioranza dei consensi nella sua città dove la politica a destra e a sinistra si è divisa e dove il Pd ha cercato di costringerlo alle forche caudine delle primarie.

Dice qualcosa anche il 52,9 dei consensi raccolti da Nanni Campus, sindaco di Sassari eletto un anno fa con il 56,2 dei gradimenti. Un risultato che porta Campus nella seconda metà della classifica, al 61° posto, ma che non era per niente scontato nella città che in Sardegna ha sofferto più di tutte e tragicamente gli effetti della pandemia. Il primo cittadino, che è un medico, ha preso decisioni anche impopolari prima di tutti gli altri e ha tenuto il punto. Più della metà dei sassaresi lo ha promosso. Dal fanalino di coda della graduatoria sarda, al 95° posto di quella nazionale con il 46,4 dei consensi, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu ha motivo di riflettere sugli effetti disastrosi per l’immagine che può provocare un mix sbagliato di protagonismo e di decisionismo. I suoi manifesti choc, con cui colpevolizzava i concittadini, hanno centrato l’obiettivo. I cagliaritani lo hanno punito.

Le graduatorie e i sondaggi vanno interpretati per quel che sono: fotografie di realtà che cambiano rapidamente. Come sanno gli studenti, quando l’anno scolastico finisce bisogna guardare al prossimo. E impegnarsi per fare meglio.
 

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