Adiconsum ai contribuenti: “Non pagate il saldo Tares”
Oristano, secondo l’associazione meglio aspettare l’avviso di accertamento contro il quale si può fare ricorso alla commissione tributaria
ORISTANo. “Non pagate il saldo della Tares”, più che un consiglio, quello rivolto dal'Adiconsum ai cittadini oristanesi, è quasi un appello. “Non dovete pagarla - ha spiegato il segretario dell'associazione Giorgio Vargiu - perchè la Tares del Comune di Oristano è illegittima e anche perchè quello che avete ricevuto è solo un invito a pagare, ma potete legittimamente aspettare a farlo senza interessi e senza sanzioni quando il Comune vi manderà la raccomandata con l'avviso di accertamento e l'unico costo in più sarà proprio quello della raccomandata”.
A quel punto, secondo l'Adiconsum, gli oristanesi avranno però anche un'altra possibilità, quella di fare ricorso alla Commissione Tributaria contestando la legittimità degli importi richiesti.
Secondo Vargiu tra quelle procedurali e quelle finanziarie c'è solo l'imbarazzo della scelta. In particolare Adiconsum contesta al Comune di aver fatto i conti tutti a proprio vantaggio.
Per esempio calcolando costi che non dovevano essere presi in considerazione: per esempio 900 mila euro di ammortamenti nel 2013, quando il servizio di raccolta dei rifiuti era in proroga e non si dovevano fare nuovi investimenti, e 450 mila euro di premialità pagati al gestore per il 2011 e quindi non caricabili sulle tariffe del 2013.
Dopo l'appello ai cittadini l'Adiconsum presenterà nei prossimi giorni al Comune una richiesta motivata di annullamento degli avvisi di pagamento inviati ai contribuenti e subito dopo anche una richiesta di annullamento, in sede di autotutela, della stessa delibera con la quale è stata istituita la Tares.
Se il Comune, come è probabile, rispondesse negativamente, Adiconsum ha spiegato che è già pronta a predisporre e presentare i ricorsi cumulativi alla Commissione Tributaria.