La Nuova Sardegna

Oristano

Micro eolico, macro beffa: ridotti i finanziamenti

di Elia Sanna
Micro eolico, macro beffa: ridotti i finanziamenti

Per le aziende agricole la Regione aveva annunciato coperture al 100 per cento Ma il Banco di Sardegna ha fatto un passo indietro e aiuterà per il 70 per cento

12 maggio 2014
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ORISTANO. Il micro eolico sembrava la manna dal cielo per le aziende agricole in crisi, ma oggi molti progetti rischiano di naufragare a causa delle scelte inaspettate da parte del Banco di Sardegna. Quei progetti, illustrati proprio ad Oristano, dalla Regione, dalla Sfirs e dal Banco un anno fa, dovevano essere finanziati al 100 per cento. Oggi, l'Istituto di credito ha annunciato che potrà finanziare gli impianti solo al 70 per cento. Una decisione che ha allarmato centinaia di allevatori e agricoltori, con le pratiche in atto e che rischia di vanificare le aspettative che avevano posto su questo importante progetto. Per chi ha progettato un solo generatore eolico questa differenza costerà circa 40mila euro, mentre chi ha optato per il massimo, tre pale, dovrà sborsare di tasca almeno 120mila euro. Alla faccia del Fondo di garanzia, tanto osannato dalla Regione, e finalizzato ad integrare i redditi delle aziende con il ricavato della produzione di energia elettrica. Quando venne finanziato il progetto, l'assessorato Regionale dell'agricoltura aveva auspicato, grazie al finanziamento della Sfirs e del Banco, l'installazione di 300 impianti in tutta l'isola. Un anno fa era stato pubblicato il bando che aveva suscitato l'interesse soprattutto di tante aziende nel Sassarese, nell'Oristanese e anche nel nuorese. «Io e altri allevatori della nostra zona avevamo accolto con grande interesse questo progetto della Regione – ha ricordato Ciriaco Farina di Bitti – a fine agosto del 2013 avevamo così incaricato un tecnico per predisporre le analisi tecniche dell'azienda e le pratiche come richiesto dal Banco di Sardegna. Poche settimane fa abbiamo avuto la sgradita notizia della riduzione del finanziamento. Il responsabile del settore – ha spiegato Ciriaco Farina – ha reso noto che la banca avrebbe anticipato solo il 70 per cento del costo dell'impianto e non più il 100 per cento come previsto. Per me vuole dire in poche parole 120mila euro. Una cifra alta, che non ho certo a disposizione. Sino ad oggi per predisporre le pratiche ho già anticipato 5mila euro, non poco, vista anche la crisi che il nostro settore sta affrontando». L'allevatore di Bitti ha in questi giorni ha cercato di approfondire la vicenda ma al Banco di Sardegna, c’è stato un rimpallo di responsabilità, scaricando la decisione da un ufficio all'altro. Le prospettive di integrazioni del reddito erano importanti per gli allevatori, una volta avviato l'impianto eolico già dal primo anno si poteva ottenere un ricavo tra i 6 e gli 8 mila euro all'anno. Una volta ultimato di pagare il finanziamento, in dieci anni, l'azienda agricola sarebbe rientrata in possesso del canone del gestore dei servizi energetici (Gse), e avrebbe potuto incamerare totalmente il ricavo: 40mila euro. Queste speranze ora rischiano di squagliarsi con il sole dell'imminente stagione estiva.

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