La Nuova Sardegna

Oristano

Mobilitazione contro i vandali, ProgReS c’è

Il raid al Centro servizi culturali: l’adesione degli indipendentisti all’appello del direttore Marras

28 maggio 2014
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ORISTANO. La mobilitazione, lo scatto d’orgoglio chiesti dagli operatori del centro servizi culturali dopo l’ennesimo raid vandali a danno della sede di via Carpaccio ha trovato una prima adesione. Il coordinamento regionale di ProgReS – Progetu Republica Aristanis, attraverso il coordinatore politico Pierluigi Annis e il responsabile della comunicazione, Alberto Medda Costella, ha espresso «sconcerto di fronte ai continui fenomeni di atti vandalici a cui la città è vittima ormai da troppo tempo. L’ultimo episodio è quello contro il Centro servizi culturali Unla il quale registra alla riapertura settimanale l’ennesimo episodio di vandalismo compiuto tra il sabato e la domenica».

Il movimento esprime, in una nota, «piena solidarietà agli operatori del centro che con passione e dedizione prestano la loro opera per mettere a disposizione della città i propri spazi e una mediateca assortita, oltre a proporre importanti iniziative inerenti la cultura sarda».

Nell’ultimo fine settimana un ennesimo raid vandalico aveva prodotto nuovi danni all’esterno della sede del centro. Una situazione ormai abituale contro la quale il direttore del centro, Marcello Marras, aveva fatto appello a uno scatto dell’intera città, invitando a non liquidare il problema come una bravata di quattro ragazzotti.

«Ci amareggia constatare – continua la nota di ProgReS – come un luogo di questa valenza, che privilegia la crescita sociale e culturale - con un occhio di riguardo ai più giovani, offrendo postazioni multimediali, internet gratuito, la scelta tra migliaia di Dvd in film, documentari, teatro e centinaia di cd musicali - goda di così poco rispetto da parte loro, tanto da trasformarsi nelle giornate di chiusura un luogo di aggregazione malata e distruttiva».

Secondo il coordinamento oristanese del movimento indipendentista «in un periodo dove gli investimenti in cultura e in educazione civica sono sempre più sacrificati a vantaggio di politiche che mettano al centro del proprio agire la repressione anziché l'educazione e la formazione dei giovani delle nostre comunità, riteniamo doveroso che l'amministrazione comunale oristanese cominci a destinare quote importanti del proprio bilancio a iniziative di carattere culturale e di crescita formativa per le nuove generazioni, creando nuovi spazi di aggregazione e socializzazione, alternativi alla noia di questi ragazzi, che scontano la sola colpa di essere cresciuti in una società che fino a questo momento ha mostrato scarsa sensibilità ai loro problemi».

ProgReS assicura infine che «promuoverà in ogni occasione una maggiore attenzione alla formazione, intesa come tassello essenziale per costruire le basi di una società socialmente giusta e moralmente degna».

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