La Nuova Sardegna

Oristano

Poca sicurezza, chiusa la torre mastra

di Alessandro Farina
Poca sicurezza, chiusa la torre mastra

Bosa, un’ordinanza del sindaco Mastino vieta l’accesso al mastio del castello dei Malaspina: manca la segnaletica

01 giugno 2014
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BOSA. Dopo un sopralluogo dell’ufficio tecnico comunale venerdì mattina al castello, la seconda ordinanza dell’era amministrativa guidata dal neo sindaco Luigi Mastino, decreta la temporanea chiusura dell’accesso alla torre mastra della fortezza sul colle di Serravalle. Motivo, l'assenza delle misure di sicurezza, situazione che, ritiene il sindaco sulla scorta delle indicazioni dei tecnici, è di pregiudizio per la pubblica incolumità. Come spiega lo stesso Luigi Mastino «Per quanto riguarda l’accesso alla torre basterà apporre alcuni cartelli di avviso, ma il problema vero resta la sicurezza sulla sommità, che deve garantire i visitatori da qualsiasi possibile pericolo» afferma.

Così “Ravvisata la necessità e l'urgenza di interdire l'accesso ai visitatori nelle more del ripristino delle condizioni di sicurezza e del posizionamento della opportuna segnaletica”, l’ordinanza sancisce da subito il divieto di accedere al mastio.

Si tratta di una delle maggiori attrazioni, l’alta torre a nord est della fortezza, costruita intorno al 1300 su progetto di Giovanni Càpula e che ricorda la torre dell’Elefante a Cagliari. Utilizzata anche come soggetto di un francobollo di Poste Italiane emesso negli anni ottanta.

Anche se certamente all’interno del maniero, uno dei più grandi e meglio conservati dell’isola, non mancano sicuramente altre attrattive. Come gli affreschi nella cappella palatina dove, nella nicchia sull’altare, si trova la piccola statua originale di Nostra Signora di Regnos Altos.

O ancora la possibilità di godere, praticamente dall’intero perimetro della cinta muraria, dello scenario naturalistico della valle del Temo con incastonata la antica cattedrale di San Pietro Extramuros, dominando il centro storico di Sa Costa, le Concerie, il corso sinuoso del Temo sino alla foce e alla torre dell’isola Rossa. Altro monumento, questo, off limits per i turisti, a causa di restauri iniziati diversi anni fa e, da qualche settimana, di una ordinanza dell’Ufficio Circondariale Marittimo. Che, sempre per ragioni di sicurezza, ha interdetto l’accesso dalla rampa del muraglione in trachite e l’utilizzo delle scale che si inerpicano verso la sommità dello sperone roccioso. Due beni monumentali da restituire al più presto alla comunità, fondi necessari permettendo.

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