La Nuova Sardegna

Oristano

TERRALBA

Il ponte di Marceddì, primo esodo estivo e puntuale ingorgo

TERRALBA. Prima abbronzatura, primi tuffi e primi ingorghi stradali. Arriva il caldo e assieme alla voglia di andare al mare arrivano i famigerati problemi di viabilità legati al ponte di Marceddì....

10 giugno 2014
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TERRALBA. Prima abbronzatura, primi tuffi e primi ingorghi stradali. Arriva il caldo e assieme alla voglia di andare al mare arrivano i famigerati problemi di viabilità legati al ponte di Marceddì. Domenica mattina per più di un’ora il traffico è stato bloccato a causa di un camper rimasto imbottigliato lungo il ponte, creando una lunghissima coda di automobili e bloccando il passaggio in entrambe le direzioni di marcia. Una situazione che si ripete frequentemente tutte le estati. «Abbiamo dovuto attendere più di mezz’ora prima di riuscire a percorrere il ponte» racconta Valeriano Manca, «già due auto normali passano giuste, quando ci sono auto più grosse o un camper l’ingorgo è assicurato, ci vorrebbe un semaforo o qualche giovane che s’ingegnasse col walkie-talkie per dare l’ok dai due estremi del ponte». Da anni ormai si ripresenta lo stesso problema: la strada è troppo stretta per ospitare due sensi di marcia. Per questo da tanti anni le amministrazioni che si sono succedute tentano di realizzare il raddoppio del ponte, opera che sinora è rimasta un pio desiderio. «La Regione ci aveva concesso 3 milioni e 700mila euro per il raddoppio del ponte, ma la somma era insufficiente» spiega l’ex sindaco Giampietro Pili, «perciò la Regione decise di dirottare i soldi per lavori di consolidamento del ponte e renderlo adatto alla viabilità, senza raddoppio di corsia, l’assessorato regionale ai Lavori pubblici stava realizzando il progetto, e due anni fa era quasi tutto pronto». Ma negli ultimi due anni qualcosa sembra essere cambiato: «Quei fondi sono poi stati dirottati su altro purtroppo, ora non sono più disponibili per quell’opera, perciò il nostro problema resta» commenta il sindaco Pietro Paolo Piras, «La settimana scorsa ho presentato in Regione alcune delle nostre urgenze, tra le quali la viabilità del ponte, ma non ci sono fondi». Il problema potrebbe alleviarsi anche senza grosse spese: «Ho proposto la collocazione di un semaforo, per garantire una marcia a senso alternato, il ponte è della Regione e dato in gestione al Consorzio Pesca, ma se ci dessero il permesso almeno questo si potrebbe fare per alleviare almeno i problemi di traffico».

Cristina Diana

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