La Nuova Sardegna

Oristano

Blitz al campo nomadi, i bimbi tra sporcizia e ratti

di Elia Sanna
Blitz al campo nomadi, i bimbi tra sporcizia e ratti

Situazione esplosiva sul fronte della salute: 5 bambini vivono nel degrado Da lunedì sarà compiuta una accurata profilassi, servono soluzioni urgenti

14 giugno 2014
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ORISTANO. Una situazione sanitaria esplosiva con persone e bambini che vivono in mezzo a cani galline e ratti. È quanto hanno accertato anche ieri mattina gli agenti della polizia locale e il personale della Asl di Oristano, e con loro le assistenti sociali del Comune,nel corso di un blitz effettuato nel campo nomadi lungo la sponda del Tirso. In attesa di decidere cosa fare i componenti dei due nuclei familiari presenti dovranno sottoporsi dal prossimo lunedì ad una accurata profilassi sanitaria.

Preoccupa soprattutto la salute dei 5 minori identificati dalla polizia locale: tre bimbi da 1 a tre anni, 1 da 10 e una ragazzina di 14, rimasta coinvolta solo pochi giorni fa nel grave episodio di sfruttamento minorile. Rispetto al controllo di alcuni mesi fa in pratica non è cambiato assolutamente nulla. Quelle due famiglie, di etnia Rom, hanno continuato a vivere in una baraccopoli che ricorda da vicino la periferia di Rio de Janeiro, teatro proprio oggi del campionato del mondo di calcio.

Il Comune avrebbe dovuto individuare una soluzione alternativa ma ancora oggi grandi e piccoli vivono in una gravissima situazione di degrado. Accentuata, se qualcuno si fosse dimenticato, da alcuni gravi casi di Tbc che hanno interessato due adulti e un minore.

La stessa situazione di degrado e di rischio sanitario che ritroviamo anche in via Rockfeller alla quale va sommata anche la situazione di precarietà in cui si trova l'ex mattatoio, a rischio crollo.

Come allora, dopo il sequestro disposto dalla magistratura, anche ieri mattina la polizia locale ha effettuato un accurato sopralluogo ed ora si appresta a redigere un nuovo rapporto che verrà inviato alla attenzione dell'amministrazione comunale.

Non è il primo e forse non sarà neppure l'ultimo che finisce sul tavolo del sindaco. «Conosco bene la gravità della situazione anche dopo i controlli effettuati ieri mattina oltretutto da noi sollecitati – ha osservato il sindaco Guido Tendas – ci troviamo davanti non solo ad una situazione di degrado ma che coinvolge anche dei minori. Non possiamo fare miracoli e stiamo individuando, insieme all'assessore ai Servizi sociali Maria Obinu, le soluzioni alternative». Ancora, sempre secondo il sindaco, «non è facile, mancano le risorse e i locali per accontentare non solo i nomadi ma anche le altre centinaia di persone che ogni giorno bussano alla porta del Municipio».

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