La Nuova Sardegna

Oristano

Il progetto: pane con meno sale e più salute

Il progetto: pane con meno sale e più salute

Sessanta produttori della provincia varano un’iniziativa vista con favore dai medici dell’Asl

17 giugno 2014
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ORISTANO. Un pane fatto a regola d’arte con le ricette antiche, ma più sano con dosi dimezzate di sale, utile a combattere in modo efficace patologie diffuse come, ad esempio, l’ipertensione.

Questa è già stata la scommessa dei panificatori del nuorese, una trentina di professionisti che hanno trovato la collaborazione delle Asl di Nuoro e Lanusei. E diventa ora la scommessa dei panificatori oristanesi, quasi una sessantina in tutta la provincia e alla ricerca della partnership con la Asl 5.

Durante la riunione del direttivo regionale dell’associazione di categoria, l’iniziativa del ‘Pane mezzo sale’ è stata presentata dal presidente dei panificatori della Confcommercio di Nuoro Ogliastra, Giovanni Pietro Sechi.

Entusiasti i medici dell’Asl, che hanno partecipato all’incontro assieme a una quarantina di addetti ai lavori da tutta l’Isola e che hanno già dichiarato la disponibilità a ratificare un protocollo comune con l’associazione di Oristano.

I medici dell’azienda sanitaria hanno sottolineato l’importanza del progetto per prevenire malattie come l’ipertensione, quelle di natura cardiovascolare, oltre al fatto che prediligere il pane prodotto dai forni in maniera tradizionale è sempre preferibile rispetto a una produzione casalinga, magari realizzata non proprio a regola d’arte e, in alcuni casi, persino potenzialmente dannosa, e soprattutto al pane industriale.

Per i panettieri di Oristano si tratta di avviare la produzione di uno o due tipi a scelta dei pani sardi in via sperimentale all'inizio, con dosi di sale dimezzate rispetto alla ricetta tradizionale che vuole un 2 per cento di sale nell’impasto.

Una volta messo in commercio, il pane dovrà avere un’etichetta specifica. «Il sapore resta praticamente identico e il prezzo del pane sarà invariato, ma qual che cambia è il beneficio per la salute — ha sottolineato il presidente oristanese dei panificatori, Angelo Piras —. È stata l’occasione per discutere anche dei problemi specifici del nostro settore, messo in ginocchio dalla crisi e dove si riducono progressivamente le quantità di prodotto consumato dagli utenti».

Anche il distretto di Cagliari, tramite il suo presidente Gian Franco Porta, si è detto «già disponibile ad allargare anche al sud dell’Isola la partecipazione all'iniziativa, posto che si tratta di un’iniziativa concreta che finalmente ci permette di mettere in pratica la nostra volontà aggregatrice come associazione di categoria». (c.c.)

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