Sorveglianza speciale per Doddore
Proposta della Questura al Tribunale, decisione a metà ottobre. «È solo una persecuzione politica»
ORISTANO. Sciopero della fame e della sete contro la decisione del Questore di proporre la sorveglianza speciale. Appello ai parlamentari sardi per impedire che la «persecuzione politica» prosegua. Doddore Meloni, leader di Meris, ha scelto l’ingresso della Questura per informare della proposta che il massimo dirigente della Questura ha rivolto al Tribunale di Oristano: l’applicazione del regime di sorveglianza speciale per reati di terrorismo e sovversione.
Il Questore nella nota al Tribunale «per meglio tratteggiare lo spessore criminale» evidenzia quello che definisce «lungo percorso delittuoso, costellato da innumerevoli deferimenti all’Autorità Giudiziaria». Sono tre pagine di reati, elencato dal 1973 in poi, dove «emerge nettamente lo spessore criminale del Meloni che da oltre 40 anni continua ininterrottamente a commettere reati». In altri passaggi il Questore è ancora più netto. Parla di «istinto eversivo», di «anima sovversiva», descrivendolo come elemento che «nell’odierno contesto socioculturale può fare proselitismo e ripercorrere con rinnovato vigore i preoccupanti atti di ribellione già vissuti in passato, con lo scopo di sovvertire l’ordine democratico», con una «personalità incline a comportamenti delittuosi antisociali».
«Ma quando mai – replica Meloni – questa è una lettura della realtà incredibile. Non a caso la Questura si è mossa dopo che il Tribunale del riesame di Brescia mi ha scagionato dalla ridicole accuse di terrorismo e di legami con gli indipendentisti veneti, al punto che sono arrivati i carabinieri dalla Lombardia a restituirmi tutto ciò che mi avevano sequestrato. Lo Stato, attraverso i suoi terminali mi vuole tappare la bocca dopo che ho dato l’input politico per avviare il referendum consultivo dell’indipendenza del Veneto. Il referendum che in quella regione si terrà è figlio della mia azione, che ha, come dire, contagiato i fratelli veneti. A questo punto mi appello ai parlamentari sardi e chiedo l’allontanamento del Questore di Oristano. Le sue accuse nei miei confronti sono solo politiche, perché per quelle passate in giudicato in questi decenni ho saldato il mio conto con la giustizia italiana. Per le altre, legate alla nascita della republlica di Malu Entu, sono un presunto innocente sino a sentenza definitiva, e il regime di sorveglianza speciale è una assurdità».
Questo regime, che sarà stabilito in udienza in Tribunale il prossimo 16 ottobre e avverso la cui decisione si può ricorrere in Cassazione prevede una serie di obblighi, temporalmente compresi tra un anno e cinque anni, con prescrizioni relative a orari, luoghi e frequentazioni che il sorvegliato deve rispettare. A Meloni, se i giudici accoglieranno la proposta del Questore Francesco Di Ruberto, verrà consegnato un vero e proprio libretto personale da portare sempre con sé e dove saranno annotati tutti i controlli. Nel caso in cui Meloni contravvenisse alle disposizioni rischia l’arresto e la condanna da tre mesi a un anno. «Sono di rientro dall’ospedale Oncologico di Cagliari, ma ho preferito venire subito qui, di fronte alla Questura, per far capire allo Stato che non mi farò tappare la bocca».
Le sei pagine del provvedimento firmato dal Questore ricostruiscono anche nel dettaglio tutta l’attività penale d Meloni, con una sfilza di reati impressionante, nella quale per fortuna mancano quelli di sangue: lesioni, ingiurie, favoreggiamento, porto e detenzione di armi, associazione sovversiva, tentata truffa, concorso in truffa, falsità in scrittura privata, furto, bancarotta, violazione del testo unico sui cittadini stranieri, concorso in distruzione e deturpamento di bellezze naturali, diffazione, violazione di domicilio, insolvenza fraudolenta, dichiarazioni fiscali fraudolente, omesse dichiarazioni fiscali. Le prime condanne, per ingiuria e minacce sono del 1973, seguite sei anni dopo da quello per emissione di assegni a vuoto, e si prosegue sino al 2001 per deturpamento di bellezze naturali. Diciassette sono invece i procedimenti pendenti, per l’ultimo dei quali, simulazione di reato a seguito del sequestro, non è stata ancora fissata l’udienza. «La sua totale avversione per lo stato democratico – scrive il Questore – lo ha accompagnato in questi decenni senza mai sopirsi, vivendo improvvisi sussulti sovversivi che lasciano trasparire il fatto che Meloni non ha mai rinunciato alle mire indipendentiste, violando le leggi dello stato». «E mai lo farò – conclude Meloni – ma solo perché faccio Politica. Con la P maiuscola». Da oggi Meloni sarà monitorato anche da una equipe medica.