La Nuova Sardegna

Oristano

Cabras, lo scambio sospetto che ha fatto partire l’indagine

di Claudio Zoccheddu

L’inchiesta per la costruzione del supermercato legata alla permuta di alcuni locali che il Comune non usa

16 luglio 2014
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CABRAS. È uno dei lati più oscuri di tutta la vicenda. L’immobile di via Caprera, al civico 23, è al centro delle indagini che da qualche giorno hanno riportato a galla il vecchio caso dell’Eurospin. Il primo piano dell’edificio sarebbe dovuto diventare la sede dei vigili urbani e dei servizi sociali in cambio delle terre sui cui, poi, è stato costruito il supermercato. Il trasferimento, annunciato come imminente e necessario nel 2012, non è ancora avvenuto, nonostante siano passati quasi due anni.

Il bando che comunicava l’intenzione di permutare un terreno di quasi cinqumila metri della lottizzazione Feurreddu 2 con uno stabile in cui alloggiare polizia e servizi sociali, infatti, è stato pubblicato il 28 agosto del 2012. Mentre molti cabraresi terminavano le ferie, il Comune attivava una procedura che, due anni dopo, sarebbe diventata materia d’indagini e motivo d’imbarazzo per un’intera amministrazione. Il bando, forse a causa della calura, suscitò scarso interesse e le pratiche vennero sbrigate in poco tempo.

La proposta che la spuntò fu quella che manifestava l’intenzione di permutare le terre di Feurreddu 2 con gli appartamenti di via Caprera, un procedimento che però sarebbe stato ratificato mesi dopo. L’operazione, tuttavia, non avrebbe convinto le forze dell’ordine. Sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori ci sarebbe infatti una serie di date – relative ai vari passaggi di proprietà dell’immobile – che non coinciderebbero con le scadenze richieste dalla procedura pubblica.

Secondo un’ipotesi investigativa lo stabile di via Caprera sarebbe diventato di proprietà degli immobiliaristi che hanno risposto all’appello del Comune quando il bando era già stata assegnato. In sostanza, il via libera dovrebbe essere arrivato quando i privati ancora non detenevano il titolo di proprietà della palazzina che intendevano permutare con le terre di Feurreddu 2. Intanto il nucleo di polizia tributaria delle fiamme gialle ha continuato le indagini anche ieri con un’altra perquisizione nell’abitazione di uno degli indagati.

A complicare una faccenda già intricata ci sono altre date che sarebbero state segnate in rosso. La richiesta di concessione edilizia per il supermercato sarebbe arrivata in comune il 4 aprile del 2013. Un dettaglio di non poco conto dato che il passaggio di proprietà della terra pubblica agli imprenditori privati che avevano messo sul piatto della bilancia i due appartamenti di via Caprera sarebbe stato protocollato molto tempo dopo, il 26 aprile 2013. Quindi ventidue giorni dopo la richiesta di concessione edilizia.

Presto comunque per avere un quadro completo e preciso dello strano caso dello stabile di via Caprera, il più “caldo” dell’estate cabrarese.

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