La Nuova Sardegna

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Vetri rotti e urla, vandali scatenati in piazza Kennedy

Vetri rotti e urla, vandali scatenati in piazza Kennedy

BOSA. Vetri rotti e pattume vario per terra, un pezzo di legno, divelto, appoggiato alla panchina di appartenenza e, top delle notti bianche a suon di urla, schiamazzi e vandalismo, una palma data...

26 luglio 2014
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BOSA. Vetri rotti e pattume vario per terra, un pezzo di legno, divelto, appoggiato alla panchina di appartenenza e, top delle notti bianche a suon di urla, schiamazzi e vandalismo, una palma data alle fiamme. Questo lo scenario che si presenta in piazza Kennedy, ai piedi del monumento che ricorda il sacrificio dei caduti in mare. Punto di ritrovo al mattino per anziani e genitori con bambini piccoli che godono del fresco e della tranquillità. Guardando però la mondezza e i vetri rotti lasciati da chi, evidentemente, l’educazione civica la accantona prima di uscire di casa, armandosi invece di tutta la cattiva volontà possibile sul fronte inciviltà e vandalismo. Ultimo atto, nella notte tra giovedì e venerdì, il fuoco appiccato ad una palma, rimasta gravemente danneggiata. Delle fiamme si sono accorti, intorno all’una, gli abitanti della zona. Che hanno avvisato forze dell’ordine e Vigili del Fuoco. Armandosi quindi di secchi d’acqua e prodigandosi per spegnere le fiamme. Di chiara natura dolosa, considerato che difficilmente una palma si incendia per autocombustione. «Tutte le sere è la stessa scena. Gruppi di ragazzini prendono possesso della piazza e ne combinano di tutti i colori» spiegano i residenti. Che raccontano di bevute alcoliche, lanci di sassi al monumento, panchine divelte, il tutto condito da urla e schiamazzi. Mentre una semplice occhiata da l’idea che gettare cartacce, cartoni di pizza, lattine vuote e bottiglie di vetro nei contenitori dei rifiuti, quelli superstiti, sia un optional non proprio di moda. Da qui la richiesta, alla luce anche del danneggiamento della palma di un maggiore controllo nella zona.

Alessandro Farina

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