La Nuova Sardegna

Oristano

Cantine Aperte a Bosa, successo oltre le previsioni

di Alessandro Farina
Cantine Aperte a Bosa, successo oltre le previsioni

Rispetto al 2013 raddoppiati i visitatori per la seconda edizione dell’evento “Attoppa a Camasinu” il prossimo anno coinvolgerà almeno venti cantine

19 agosto 2014
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BOSA. Sold out per “Attoppa a Camasinu”, e soddisfatti sia i turisti che gli operatori.

Dopo la riuscita del XVI Carnevale Estivo un’altra manifestazione, questa volta legata alle peculiarità enogastronomiche locali, guadagna il tutto esaurito nel cartellone di eventi estivi, a riprova che le tradizioni popolari, accompagnate da una seria programmazione e da una corretta pubblicizzazione, producono eventi utili al sistema turistico locale e fanno la cittadina della Planargia all’altezza della sua fama.

«Rispetto al 2013 abbiamo previsto il raddoppio dei coupon, ma non è bastato perché quest’anno l’afflusso di visitatori è stato eccezionale» commenta la presidente della Pro Loco Stefania Crisponi, soddisfatta per la riuscita dell’evento.

Tremila cinquecento i ticket venduti, ciascuno da dodici euro, che davano diritto a due piatti e tre bevande, i dati forniti dalla Pro Loco.

«Il numero dei partecipanti è andato al di là di ogni più rosea previsione» l’altra sottolineatura. Con la possibilità per i partecipanti di assaggiare dalle pietanze locali ai dolci tipici, annaffiati da Malvasia e nero della Planargia, birra artigianale compresa, lanciata ieri alla grande da un produttore locale, nelle dodici cantine di via Carmine.

«Tutte prese letteralmente d’assalto». Insomma su Attoppa a Camasinu – nome mutuato dal peculiare detto locale “attoppa a piatta” cioè “ci troviamo nel Corso” utilizzato per gli appuntamenti fuori casa «è stato un vero successo, ma in ogni caso c’è ancora da lavorare, ed il prossimo anno credo sia necessario puntare ad almeno venti cantine aperte. Questa manifestazione conferma poi l’idea che a Bosa basta una iniziativa anche semplice per mettere in moto il turismo, viste le tante attrattive e potenzialità» rimarcano dalla Pro Loco,che ha lanciato la serata in collaborazione con i proprietari delle cantine, e con le associazioni Santi Pietro e Paolo, San Giovanni, Casa del Popolo, Sa Costa, e folk Regnos Altos.

«Si tratta di un circuito enogastronomico che fa leva sulla “cantina,” ma con alle spalle una buona organizzazione. Ad esempio in ogni sito erano presenti le indicazioni per la differenziata, abbiamo utilizzato piatti e bicchieri biodegradabili, ed in ogni cantina era presente una mappa che indicava dove ci si trovava e gli altri siti del percorso. Particolari, senza contare la bontà dei piatti, graditi dai visitatori» conclude Stefania Crisponi, che per il prossimo anno promette maggior impegno nella organizzazione.

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