La Nuova Sardegna

Oristano

Unla: rimuovere le barriere architettoniche

Al Centro servizi servo scala fuori uso: ieri per soccorrere una donna è dovuto intervenire il 118

21 ottobre 2014
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ORISTANO. Una signora oristanese, M.D. di 47 anni, che a causa di una caduta si era infortunata a un piede, per potersi recare al pronto soccorso ha dovuto chiedere l’intervento del 118. La signora in questione si trovava nel Centro servizi culturali (Unla) di via Carpaccio, dove stava partecipando al corso di alfabetizzazione della lingua sarda, quando, a causa di una caduta avvenuta fuori dalla struttura, si è accorta che l’arto si era gonfiato e il forte dolore non le consentiva di camminare, tantomeno di superare i 23 gradini della scala esterna, diventati improvvisamente una barriera insuperabile per lei. Di utilizzare il servo scala elettrico per raggiungere l’esterno neppure a parlarne: «È rotto da due anni – ha detto il direttore del centro, Marcello Marras – e prima che si rompesse definitivamente, si bloccava in continuazione».

Il centro non è dotato neppure di un ascensore di emergenza né di uno scivolo che consenta a una carrozzina di arrivare fin su, pertanto, se capita un infortunio come quello accaduto alla signora M.D. non rimane che chiedere l’intervento del 118. A chi chiede spiegazioni, Marras, con grande cortesia, risponde: «La situazione è stata segnalata e denunciata pubblicamente più volte. Ogni anno – puntualizza – presentiamo una relazione programmatica alla Regione, da cui il centro dipende, contenente anche le carenze della struttura. Ma, a parte la presa d’atto, finora non c’è stato alcun seguito».

Il centro servizi, che ospita anche una biblioteca (oltre 8mila volumi e più di 13mila film) è utilizzato giornalmente da una sessantina di persone. Tra questi ci sono anche soggetti che hanno difficoltà di deambulazione e molti anziani. A loro i servizi offerti dal centro sono praticamente preclusi o difficilmente fruibili. «Lo scorso mese di luglio – precisa Marras – a Cagliari ho incontrato l’assessore regionale alla cultura Firinu, che ha garantito il suo impegno per risolvere la situazione».

Qualche settimana fa a sollecitare l’intervento dell’assessore Firinu, è stato il presidente dell’associazione Onlus “Il Gabbiano”, don Giovanni Petrelli, che ha chiesto la disponibilità del centro per la realizzazione del progetto “Al cinema insieme”, al quale è prevista la partecipazione anche di persone che non deambulano autonomamente e che, se non si risolverà il problema dell’accesso alla struttura, dovranno rinunciare.

Piero Marongiu

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