La Nuova Sardegna

Oristano

Sedilo, per gli espropri il Comune pagherà 100mila euro

SEDILO. Si è chiuso con una sconfitta per il Comune il contenzioso avviato dai cittadini che sei anni fa si opposero agli espropri legati al progetto sull’itinerario urbano dell’Ardia. La Corte d’ap...

28 novembre 2014
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SEDILO. Si è chiuso con una sconfitta per il Comune il contenzioso avviato dai cittadini che sei anni fa si opposero agli espropri legati al progetto sull’itinerario urbano dell’Ardia.

La Corte d’appello di Cagliari ha condannato l’ente al pagamento delle indennità di esproprio, delle spese di giudizio e degli interessi legali. Sentenza che, per l’amministrazione pubblica, si traduce in un esborso di oltre 101.000 euro.

Una bella cifra, che inciderà sul già magro bilancio del Comune e che, tra l’altro, è ben più pesante di quanto previsto all’origine. Più del doppio di quanto all’epoca dei fatti il Comune fosse disposto a versare ai proprietari degli immobili acquisiti per realizzare il piano di riqualificazione della piazza parrocchiale.

La vicenda è stata ripercorsa l’altra sera dal consiglio comunale, chiamato a pronunciarsi sulla legittimità di debiti fuori bilancio per un ammontare di sedicimila euro, l’equivalente della somma delle spese processuali e degli interessi maturati sulle indennità d’esproprio.

Tutto comincia nel 2008, quando l’amministrazione avvia il procedimento espropriativo di alcuni immobili appartenenti alle famiglie Riccio e Muredda. Il valore stimato dall’ente è rispettivamente di 19.600 euro e di 30.600. I proprietari non accettano l’indennità provvisoria e propongono una rivalutazione al rialzo. A quel punto la palla passa al collegio arbitrale formato dai periti di parte e dal consulente nominato dal tribunale.

La “terna arbitrale” stima il valore della rimessa dei Riccio in 29.000 euro e lo stabile dei Muredda in 56.800 euro. I privati accettano l’indennità stabilita dal collegio arbitrale, che invece non incontra il consenso dell’amministrazione, convinta che ai fabbricati fosse stato attribuito un valore “sproporzionato rispetto al valore venale del bene, allora in condizioni del tutto precarie”.

Alla fine del 2008 la giunta di Angelo Putzolu ricorre alla Corte d’Appello di Cagliari contestando le valutazioni dei periti. La causa si è conclusa pochi mesi fa con un verdetto sfavorevole al Comune, che complessivamente è tenuto a pagare 34.000 euro ai Riccio e 67.000 euro ai Muredda. Unanime il parere di legittimità dei debiti fuori bilancio espresso dall’assemblea civica, orfana, l’altra sera, dei consiglieri Angelo Putzolu e Gianni Meloni.

Maria Antonietta Cossu

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