La Nuova Sardegna

Oristano

Patteggia tre anni per gli incendi dolosi

di Enrico Carta

Zerfaliu, durante l’estate era stato sorpreso dalla Guardia Forestale mentre appiccava il rogo

17 dicembre 2014
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ZERFALIU. Gli incendi erano un po’ troppi e tutti concentrati nelle stesse zone. Nelle campagne tra Zerfaliu e Solarussa diversi roghi si svilupparono all’inizio del mese di luglio e questo insospettì gli agenti della Guardia Forestale. C’erano tutti gli indizi per cui era impossibile pensare a una serie di coincidenze o a troppi automobilisti poco attenti nel gettare le sigarette ancora accese fuori dal finestrino. E infatti il responsabile era un solo, l’operaio di 56 anni Piero Pinna che ha patteggiato tre anni.

È successo tutto davanti al giudice per le udienze preliminari, Silvia Palmas, dove il pubblico ministero Armando Mammone e l’avvocato difensore Rinaldo Saiu hanno trovato l’accordo sull’entità della pena. Piero Pinna, che ha anche trascoso un periodo di custodia cautelare in carcere, è ora ai domiciliari ed è destinato a rimanervi. Ovviamente il fatto che abbia patteggiato non ha consentito di approfondire la vicenda come avviene nei processi, ma quel che era accaduto a luglio era alquanto chiaro. Dopo vari pedinamenti e appostamenti, gli agenti individuarono il responsabile proprio quando stavano per piazzare delle videocamere nelle zone interessate dai roghi che avevano mandato in cenere erbacce e sterpaglie. Quella volta, il fuoco mandò in cenere anche cinque ettari di uliveti, vigneti e frutteti, arrivando a lambire anche i campi sportivi del paese.

Ma fu anche l’ultimo incendio appiccato da Piero Pinna che poche ore dopo era in una cella del carcere di Massama accusato di incendio doloso e qualche giorno più tardi agli arresti domiciliari da dove ancora non è uscito. Si chiude così in tempi rapidi e nel giro di poche settimane anche il secondo procedimento ai danni dei due incendiari che furono beccati in flagrante.

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