La Nuova Sardegna

Oristano

Lottizzazioni che non partono: il Comune finisce in tribunale

di Enrico Carta
Lottizzazioni che non partono: il Comune finisce in tribunale

I dodici proprietari di un'area di otto ettari a Sa Rodia attendono il via libera da quasi due anni Ora hanno perso la pazienza e hanno deciso di chiedere al Tar un intervento contro l'amministrazione

05 maggio 2015
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Il Comune è una moviola. Per i proprietari dei terreni racchiusi all'interno di un piano di lottizzazione approvato dal Consiglio nel giugno del 2013, è peggio di una tartaruga. E così per dare un'accelerata a una questione che dura ormai da due anni nonostante il segnale di via sia stato dato per tempo, la strada ultima è quella di chiedere l'intervento dei giudici del Tar per avere un commissario ad acta che si sostituisca all'amministrazione comunale e ai suoi uffici e provveda a compiere quel che altri avrebbero dovuto fare in tutti questi mesi.

La lottizzazione è quella della zona chiamata Su Forru de Madeddu che si trova a Sa Rodia, alle spalle di Città Giardino e dell'ospedale andando verso Torregrande. I terreni interessati si estendono per otto ettari e i proprietari di questi sono dodici. Sino al momento del passaggio in consiglio comunale, avvenuto il 7 giugno del 2013, tutto sembrava correre speditamente secondo i dettami del Piano Urbanistico comunale.

Sembrava che la stipula della convenzione tra amministrazione e lottizzanti per suddividersi i costi delle opere di urbanizzazione fosse a un passo, ma all'improvviso sono state tolte le marce e si è messa la folle sino a quando la procedura non si è fermata del tutto.

Il problema è insorto quando i proprietari hanno chiesto la divisione del piano di lottizzazione in cinque comparti esecutivi. È una procedura che viene adottata per aver accesso in maniera più semplice ai crediti bancari e alle fideiussioni che, se il comparto restasse unico, sarebbero altissimi e quindi difficilmente ottenibili.

Questa procedura non prevede varianti urbanistiche o aumenti di volumetrie per cui il Comune avrebbe dovuto solamente accordare quanto richiesto e, soprattutto, farlo entro sessanta giorni. Ne sono passati parecchi di più, durante i quali non si è andati oltre le rassicurazioni e la richiesta di ulteriori integrazioni al piano di lottizzazioni.

Così i dodici proprietari hanno dato mandato all'avvocato Carlo Cuccu di fare causa al Comune che, tra l'altro, aveva già inserito nel piano per le opere pubbliche la cifra per gli oneri di urbanizzazione. L'amministrazione sembrava quindi pronta ad affrontare la spesa, perché dar vita alle lottizzazioni significa anche dar fiato all'economia - questa metterebbe in circolo una cifra che sfiosa il mezzo milione -.

Ora il Tar esaminerà il caso e, se dovesse dare ragione ai proprietari dei terreni, darà all'Ufficio tecnico un nuovo termine per adempiere. Se neanche questo venisse rispettato verrebbe nominato un commissario ad acta che prenderebbe in mano la questione e si sostituirebbe all'amministrazione. Lenta.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
L’intervista

Nicoletta Puggioni: «Insegnanti, ruolo da rivalutare dalla formazione agli stipendi»

di Andrea Sini
Le nostre iniziative