La Nuova Sardegna

Oristano

Un bel brindisi con la malvasia di Bosa

La manifestazione che domenica ha animato la cittadina va in archivio con un bilancio lusinghiero

05 maggio 2015
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BOSA. Sui numeri ufficiali bisognerà pazientare ancora qualche giorno, ma per Gianmichele Columbu, presidente dell'associazione “La strada della Malvasia”, la “Primavera della Malvasia di Bosa” ha regalato «assoluta soddisfazione in termini di partecipazione e gradimento, anche se ovviamente essendo una prima edizione questo evento è assolutamente perfettibile».

Insomma un giudizio tutto sommato positivo, sia rispetto alle questioni emerse e sollevate nel corso del convegno di inaugurazione, nell'auditorium dell'Episcopio a Bosa, che nella due giorni di degustazioni, disegnate su tre percorsi suggestivi: in bus navetta e nei più che apprezzati tour sul Trenino Verde e sul battello fluviale. «Non voglio azzardare stime matematiche sui numeri di presenze e vendite, li faremo ufficialmente nei prossimi giorni, appena saranno pronti. Ma gli obiettivi sono stati certamente centrati. La Planargia, dopo La Primavera della Malvasia è stata ufficialmente sdoganata in Sardegna come territorio appetibile anche sull'importante fronte turistico legato all'enologia di qualità» afferma Columbu.

L'idea della Primavera della Malvasia diventa infatti una concreta proposta avanzata ai Comuni dove il vitigno viene coltiva. La manifestazione viene quindi accolta nell'ambito del più ampio progetto della Camera di Commercio di Nuoro di Primavera nel Marghine, Baronia e Ogliastra, che per il primo anno include la Planargia.

«Insomma dal 2016 la Primavera della Malvasia diventerà a tutti gli effetti uno degli appuntamenti nel programma della Camera di Commercio di Nuoro» spiega Gianmichele Columbu. Mentre l'assenza della “Planargia” in depliant e manifesti «È stato un fatto puramente tecnico, perché la nostra iniziativa si è aggiunta quando il materiale era già stato stampato. Dal prossimo anno le cose cambieranno – assicura Columbu –. La cosa importante è che il sistema pensato per questo territorio, e che ha coinvolto diversi comuni della Planargia dove si coltiva il vitigno e dove sono presenti le aziende di produzione, ha funzionato. A partire dalla proposta dei tour in trenino verde e battello sul Temo, presi letteralmente d'assalto, per finire al sistema di bus navette. Che il prossimo anno andrà potenziato, visto gli orari sforati (questa la nota “negativa” individuata e da aggiustare, Ndc) causati dalle cospicue presenze».

Alessandro Farina

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