La Nuova Sardegna

Oristano

Verde pubblico, il Comune di Bosa annulla l’appalto

di Alessandro Farina

Decisione del dirigente in autotutela per alcuni vizi di forma L’argomento era anche all’ordine del giorno del consiglio

03 luglio 2015
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BOSA. Il responsabile dell’area edilizia privata, urbanistica, grandi opere e ambiente del comune ha revocato in autotutela la procedura di gara per l’affidamento del servizio di gestione e manutenzione del verde pubblico.

A rendere nota la decisione, presa il primo luglio con la determinazione numero 54 e pubblicata sull’albo pretorio online ieri mattina, il capogruppo di Per Bosa Piero Franco Casula.

L’argomento era già ampiamente all’ordine del giorno del dibattito pubblico a Bosa. Si discute delle condizioni di aiuole, fioriere, rotonde e aree di pertinenza di edifici pubblici a Bosa. Con l’amministrazione che puntava sull’affidamento in tempi celeri del servizio, per rispondere alle varie esigenze di arredo urbano e decoro cittadino, legato anche all’accoglienza turistica. Diversamente Per Bosa e Udc avevano presentato congiuntamente una interpellanza con una serie di dubbi e domande, da discutere proprio nella prossima seduta di consiglio.

Per quanto riguarda il servizio di manutenzione e gestione del verde a Bosa il 10 giugno scorso, dopo la delibera di giunta comunale dell’8, arrivava la proposta di determinazione del responsabile del servizio e veniva indetta la gara con procedura di cottimo fiduciario.

Ma «nell’erroneo presupposto della celere esecutività e pubblicazione telematica, data l’urgenza derivante dalle condizioni di totale incuria del verde pubblico», specifica la determina del 1° luglio, «vengono inviate le cinque lettere di invito alle aziende del settore. Con scadenza per la presentazione dell’offerta che partiva da oltre 46mila euro al 22 giugno, e l’esame dell’unica offerta pervenuta il giorno seguente, durante la seduta della Commissione di gara».

Questa però aveva riscontrato, continua la nota degli uffici, «la mancata pubblicazione della determinazione del responsabile d’area di indizione gara (del 10 giugno) in quanto risultava ancora priva dell’attestazione di regolarità contabile». Questo fatto a sua volta avrebbe determinato secondo gli uffici «un vizio dell’iter procedimentale relativo alla formazione della volontà contrattuale del soggetto pubblico».

Da qui il conseguente annullamento in autotutela dell’affidamento dei lavori e la volontà di indire a breve una nuova procedura di gara.

Immediata la reazione di Per Bosa, con l’ex sindaco Piero Franco Casula che commenta: «Come volevasi dimostrare. Dopo la nostra interpellanza è stata revocata in autotutela la gara».

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