La Nuova Sardegna

Oristano

ancora un crollo

Palazzi Saia pericolosi: le facciate perdono pezzi

di Elia Sanna
Palazzi Saia pericolosi: le facciate perdono pezzi

ORISTANO. I palazzi Saia cadono a pezzi. Questa volta i vigili del fuoco sono dovuti intervenire di buon mattino per mettere in sicurezza un terrazzo che si affaccia verso via Cagliari. Grossi...

12 luglio 2015
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ORISTANO. I palazzi Saia cadono a pezzi. Questa volta i vigili del fuoco sono dovuti intervenire di buon mattino per mettere in sicurezza un terrazzo che si affaccia verso via Cagliari. Grossi frammenti dell'intonaco, lesionato da lungo tempo, si sono, infatti, staccati da un appartamento del quarto piano e sono precipitati nel marciapiede interno sottostante. Una fortuna che in quel momento non ci fossero dei pedoni.

Il nuovo crollo è avvenuto verso le 8 proprio davanti alla fermata dell'Arst, come documenta la fotografia. Una parte dell'intonaco si è staccato improvvisamente ed è precipitato a terra da un’altezza di oltre dieci metri. Frammenti di cemento e di calcinacci sono finiti in parte nel marciapiede e in parte nei giardini privati del complesso dei Saia. La segnalazione è stata girata dalla polizia locale al comando provinciale dei vigili del fuoco. Una squadra del 115, con l’ausilio dell’autoscala, si è messa a lavorare nel terrazzo. Gran parte dell'intonaco è deteriorato a causa della mancata ristrutturazione della facciata.

Nelle ultime settimane si sono verificati analoghi crolli, uno di quali ha interessato il retro del palazzo, sul versante che si affaccia in via Carducci. In quella occasione era precipitato a terra un pezzo di un pilastro di cemento.

La situazione nell'intero complesso degli ex palazzi Saia è di vera e propria emergenza. Le facciate dei palazzi sono tutte in precarie condizioni e rischiano di perdere altri pezzi. I “transennamenti” provvisori predisposti dall'amministratore del condominio sono solo un palliativo che non risolve il problema. Dopo i crolli di questi ultimi giorni è possibile che arrivi una diffida da parte delle autorità locali.

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