La Nuova Sardegna

Oristano

Scuola di musica, il Comune paga i docenti

Scuola di musica, il Comune paga i docenti

Marrubiu, l’amministrazione anticipa i fondi regionali per garantire gli stipendi agli insegnanti

23 settembre 2015
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MARRUBIU. Il Comune tampona i ritardi della Regione. I docenti e il personale scolastico della scuola civica di musica “A. Saba” non resteranno più in attesa di uno stipendio per mesi e mesi: a volerlo è l’amministrazione comunale che propone una nuova convenzione con l’ente, nella quale si rende disponibile ad anticipare i fondi regionali per l’avvio dell’anno scolastico. Già a luglio il Comune ha anticipato circa trentamila euro per permettere la pianificazione l’attività didattica per quest’anno accademico. Con la nuova convenzione, che passerà al vaglio del consiglio comunale non più tardi di novembre, l’amministrazione vuole dare un segno tangibile di vicinanza ad una struttura che tanto fa per il territorio del marrubiese e tutta la comunità.

Con questa misura la giunta Santucciu vuole da un lato tutelare la scuola civica e i suoi dipendenti, dall’altra tamponare i ritardi insostenibili della Regione nei confronti della struttura formativa.

«Capiamo la Regione e le difficoltà causate dal rispetto del patto di stabilità però ci sembra incredibile che ancora non sia riuscita a dare alla scuola nemmeno la prima tranche di fondi, ossia il quaranta per cento dei circa 66mila euro ottenuti dalla scuola – , spiega il sindaco Andrea Santucciu –. Ecco perché ci è sembrato doveroso intervenire, ad ottobre sarebbe dovuta arrivare la seconda parte, mentre invece la nostra struttura, se non avessimo anticipato come Comune i primi 30mila euro, starebbe aspettando ancora la prima parte di fondi, lasciando tutti i dipendenti senza il becco di un quattrino e mettendo a rischio la pianificazione dell’anno scolastico che a breve inizierà».

Una situazione difficilmente accettabile per il Comune: «Nonostante le ristrettezze che anche il nostro ente locale sta vivendo ci è sembrato doveroso proporre questa nuova convenzione a tutela della scuola civica, dei nostri studenti e del nostro territorio» conclude Santucciu.

Cristina Diana

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