Appalto rifiuti urbani, il segretario dal Gup
La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio: ipotizzati l’abuso d’ufficio e il falso Secondo l’accusa gara accelerata per ricavarne incentivi a rischio decadenza
ORISTANO. È stata rinviata al 10 dicembre prossimo, la decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio per il segretario generale del Comune, Luigi Mele. Ieri mattina il dirigente, accusato di abuso d’ufficio e falso per le procedure seguite nell’assegnamento dell’appalto per la gestione dei rifiuti, è comparso davanti al giudice per le udienze preliminari del tribunale. Assistito dal legale di fiducia, l’avvocato Stefano Gabbrielli, Mele ha risposto alle domande del magistrato spiegando le fasi della procedura seguita per l’affidamento ad una impresa esterna di un appalto che, fin dall’inizio, era stato accompagnato da una infinità di polemiche e persino da un ricorso al Tar.
Alla richiesta di rinvio a giudizio, formulata dal sostituto procuratore, Paolo De Falco, si era arrivati a seguito di una lunga indagine partita da un esposto anonimo: una lettera di un “corvo” che ipotizzava una serie di irregolarità nell’affidamento dell’appalto. Di queste, la più grave, stando alle indagini della Procura, l’ipotesi che la conclusione dell’iter avesse goduto di una improvvisa accelerata, allo scopo, secondo l’accusa, di consentire al segretario generale del Comune di rientrare nei termini per poter usufruire dei compensi derivanti dal diritto di rogito.
Infatti, il segretario generale svolge anche la funzione di notaio del Comune e la normativa, prima della riforma, prevedeva che al dirigente venisse corrisposto un compenso proporzionale all’entità dell’appalto per il quale avveniva la stipula, legato alla sua retribuzione.
L’assegnazione della gestione del servizio di ritiro e smaltimento dei rifiuti, aveva avuto un iter decisamente tortuoso. Inizialmente, la gara d’appalto era stata presentata, ritirata e quindi, riproposta. La ditta che precedentemente gestiva il servizio aveva presentato un ricorso al Tar che lo aveva respinto.
Una vicenda a dir poco complessa, quella che gli investigatori hanno dovuto verificare, seguendo ogni atto del procedimento amministrativo, fino alla richiesta di rinvio a giudizio ora all’esame del Giudice per le udienze preliminari. Questi a dicembre dovrà decidere se Luigi Mele dovrà o meno affrontare un dibattimento. Alla fine dello scorso maggio, il segretario comunale aveva ricevuto la notifica della chiusura delle indagini, che era stata trasmessa anche all’amministrazione comunale. La giunta però decise di non assumere alcun provvedimento nei confronti dell’alto dirigente. Il sindaco Guido Tendas non aveva neppure voluto commentato la notizia, aveva anzi ribadito «la fiducia dell’ente nei confronti del segretario generale». Bisognerà attendere ancora qualche settimana, per conoscere il primo esito di una vicenda giudiziaria che continua a destare clamore.