Gli “angeli del fango” intervengono ancora nelle ore del ciclone
Arborea, gli agricoltori con le autobotti subito disponibili Ringraziati dal sindaco Pintus. I volontari: giusto intervenire
ARBOREA. Quando il senso civico e la solidarietà diventano una macchina organizzativa perfetta. Era già successo nel 2013 durante l'alluvione a Terralba e Uras, stavolta è accaduto nella cittadina delle bonifiche, la disponibilità di tanti lavoratori delle aziende agricole e di allevamento ha sopperito ai problemi creati dalle violente piogge. Giovedì sera infatti, a causa delle forti precipitazioni, in alcune zone del paese il livello dell'acqua è pericolosamente salito. Diverse strade si sono allagate: per fare alcuni esempi, la via Porcella e piazza Ungheria, ecc. Tanti gli abitanti che hanno avvertito la preoccupazione per questo lento ma costante alzarsi del livello, che avrebbe potuto mettere a rischio le abitazioni e anche le automobili. È così che sono entrati in gioco diversi agricoltori con le loro autobotti: «Li abbiamo chiamati e subito hanno risposto con grande disponibilità, agendo tempestivamente e svuotando le strade dall'acqua» spiegano dall'ufficio stampa del Comune. «Purtroppo è da tanti anni che queste strade si allagano quando piove, il manto stradale è vecchio e cede più facilmente, ma per fortuna grazie al loro intervento nel giro di qualche ora è tornato tutto alla normalità». Ancora una volta quindi “gli angeli del fango” sono intervenuti, stavolta nella propria cittadina, anche se per fortuna per una situazione meno grave rispetto a quella del 2013 e l'amministrazione li ha ringraziati per questa disponibilità. «Grazie ai volontari che hanno prestato aiuto con le loro autobotti la situazione in centro è ritornata alla normalità. Grazie di cuore» ha scritto il sindaco Manuela Pintus sul suo profilo Facebook. Ma i volontari si scherniscono: «Comprensibilmente con tutto quel che di grave stava accadendo, si sono spaventati sia i cittadini che gli amministratori. Anche se succede spesso ad Arborea, è stata una bomba d'acqua notevole, e le condotte delle acque bianche sono sotto dimensionate» spiega uno dei ragazzi delle autobotti. «L'abbiamo fatto volentieri, abbiamo messo in campo una decina di autobotti, è stato giusto che ci si allarmasse e ci si muovesse per tempo per fare restare tutto sotto controllo».