Parte il restauro del campanile
Oltre centomila euro saranno spesi per la torre di Santa Sofia
SAN VERO MILIS. I lavori sono iniziati ieri mattina. Il campanile della chiesa di Santa Sofia è pronto a ritornare allo splendore di un tempo, quando era uno degli edifici più alti del circondario – misura 39 metri – e quando indicava la strada da seguire a viandanti e pellegrini.
L’intervento sarà articolato in varie fasi.
Ieri, dopo una lunga attesa, è stata rimossa la rete protettiva che da tre anni cingeva il campanile e contemporaneamente è iniziata la costruzione dell’impalcatura che permetterà agli operai di raggiungere i punti da ristrutturare.
Le prima fasi dei lavori dureranno circa 15 giorni, poi inizierà il restauro vero e proprio che dovrebbe durare circa due mesi e mezzo.
I fondi che sono stati utilizzati e che permetteranno di rimettere in sesto il campanile arrivano dalle donazioni dell’otto per mille alla chiesa cattolica che, nel caso del campanile della chiesa di Santa Sofia, ha stanziato 100mila euro.
Oltre al restauro, la chiesa potrebbe cambiare aspetto per via dell’allestimento di un particolare e moderno sistema di illuminazione che dovrebbe donare all’intera struttura un aspetto accattivante anche durante le ore notturne.
Santa Sofia, e il suo campanile costruito tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo, ritorneranno a giocare un ruolo da protagonisti tra le strade di un paese che ha bisogno di rivalutare il centro storico e le sue bellezze.
I fondi dell’otto per mille era già stati utilizzati per San Vero Milis quando era stata costruita la chiesa delle borgate marine, costata alla chiesa cattolica circa un miliardo di lire.
Anche il campanile era già stato oggetto di lavori nel 1950, quando un intervento di restauro aveva premesso di ricostruirne la cupola. Adesso il via alla seconda tornata dei lavori.
Claudio Zoccheddu