Rete scolastica, Ghilarza difende la sua autonomia
Comune critico sull’accorpamento dell’istituto globale «La scelta della Regione toglie identità al territorio»
GHILARZA. Il Comune torna alla carica sull’Isis. In vista della definizione del prossimo piano di dimensionamento della rete scolastica l’amministrazione ha presentato alla Regione la richiesta sul riconoscimento dell’istituto globale tornando a rivendicare con forza l’autonomia per la scuola secondaria superiore, passata quest’anno sotto la dirigenza del liceo Mariano IV di Oristano. Un accorpamento che una alleanza nata nel territorio aveva tentato in ogni modo di scongiurare ma né la battaglia congiunta delle amministrazioni locali e dell’istituzione scolastica, né la mobilitazione degli studenti avevano evitato la fusione.
Sulla perduta autonomia il Comune è intenzionato a dare battaglia e anche questa volta potrà contare sull’appoggio dell’Unione del Guilcier, che ha già tentato di ribaltare le disposizioni contenute nel piano di razionalizzazione regionale attraverso un ricorso al Tar. Gli amministratori sono convinti che la proposta di creare l’istituto globale con l’annessione al Volta delle scuole materne e dell’obbligo sia legittimata dalle condizioni di isolamento e marginalità geografica della sub-area Guilcier-Barigadu. «Il piano di accorpamento confligge gravemente con le attese e le proposte delle comunità locali», ribadisce la giunta ghilarzese affermando che la soluzione della Regione «ha prodotto effetti e ricadute negative in termini culturali e ha comportato e comporta un danno sociale ed economico reale contribuendo ad erodere e a minare alla base lo sforzo unitario messo in campo dalle amministrazioni locali per riaggregare e dare identità al territorio di riferimento». Il timore che aveva scatenato la protesta era che la perdita di autonomia vanificasse i risultati raggiunti negli ultimi anni. «L’Isis ha rappresentato un’eccellenza dal punto di vista della qualità dell’offerta formativa, della disponibilità e razionalità degli spazi utili e delle dotazioni tecnologiche e ha favorito la scolarizzazione di studenti con particolari difficoltà registrando la presenza di alunni disabili in misura superiore al 2,5%», sostiene la maggioranza locale snocciolando qualche dato. «L’Istituto ha stimolato una costante crescita della popolazione scolastica, passata dai soli 100 alunni del 2008 ai 435 del 2014 e ha un bacino d’utenza che ricomprende anche le zone storiche del Montiferru e del Mandrolisai con studenti provenienti da 21 paesi della provincia di Oristano e sei della provincia di Nuoro». Queste le argomentazioni che sorreggono le richieste rivolte all’assessore Firinu di ripristinare l’autogoverno dell’Isis «ricomprendendolo in un modello di istituto onnicomprensivo verticale», e di «presentare una legge di settore finalizzata a rappresentare la piattaforma di tutti gli interventi connessi con il sistema scolastico».