Il bilancio deve attendere, nuovo rinvio per l’ok
Cabras: l’approvazione del documento contabile, al limite dei termini, slitta all’11 I consiglieri non hanno ricevuto tutte le pratiche: svista o errore volontario?
CABRAS. I conti continuano a non tornare. Se prima si trattava solo di un bilancio difficile da stilare e approvare nei tempi stabiliti, anche a causa di modifiche e integrazioni imposte in zona Cesarini dal Governo, adesso c’è anche la sensazione che l’amministrazione abbia iniziato a ballare volontariamente sul filo del rasoio. L’approvazione del bilancio di previsione del 2015, e di un consistente pacchetto di relazioni programmatiche, è slittato nuovamente. Se ne doveva parlare durante il consiglio comunale del 4 novembre ma ieri mattina il terzo punto all’ordine del giorno – quello che riguardava appunto i bilanci – è stato rinviato all’11, sempre di novembre. Il motivo che ha causato il ritardo è semplice: il regolamento del consiglio comunale prevede il deposito degli atti dieci giorni prima delle riunioni. Fino a poco tempo fa i giorni di deposito erano venti ma una recente modifica delle regole aveva abbassato la disponibilità dei documenti per i consiglieri a un minimo di dieci, purché il deposito fosse integrato dall’invio dell’intera documentazione tramite posta elettronica. Considerata l’attenzione generata attorno alla mancata approvazione del bilancio, alle voci di commissariamento e alla puntuali smentite del sindaco Carrus, era complicato immaginare l’ennesimo rinvio per un intoppo assolutamente evitabile. E invece, fino a ieri mattina gli atti erano stati depositati ma non inviati tramite mail. Ecco perché ieri mattina in Comune si sono vissuti momenti concitati per provare a rimediare a una svista talmente grossolana da aver generato dubbi difficili da sciogliere. Perlomeno per il momento. La genesi dell’errore può avere due letture: la prima racconterebbe di una giunta distratta che si sarebbe fatta sfuggire la modifica del regolamento e il mancato invio delle e-mail, la seconda descriverebbe una manovra di disturbo nata all’interno della maggioranza, e magari della stessa giunta. L’assessore competente, quello che si occupa dei bilanci, è Alessandro Murana. Ipotizzare una ribellione “in famiglia” (Carrus e Murana sono cognati) è complicato, anche se non impossibile dato che l’attuale assessore al Bilancio qualche tempo fa aveva impiegato poco tempo per sciogliere il sodalizio con il suo vecchio mentore, l’ex sindaco Efisio Trincas. L’alternativa, se possibile, sarebbe ancora peggiore e descriverebbe una maggioranza rilassata e distratta fino ai limiti dell’inverosimile. Al punto di aver offerto l’ennesimo assist per la nomina di un commissario che, a questo punto, sarebbe diventata un’alternativa plausibile.