La Nuova Sardegna

Oristano

Prefettura, più di uno spiraglio da Roma

di Enrico Carta
Prefettura, più di uno spiraglio da Roma

Governo pronto ad accogliere l’emendamento che salverebbe quella oristanese. Prosegue la mobilitazione per il tribunale

05 dicembre 2015
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ORISTANO. Forse la mobilitazione funziona ancora. C’è chi già esulta, come i sindacati, chi resta più prudente e attende che tutto sia nero su bianco, ma sulla prefettura non aleggiano più le nubi nerissime delle scorse settimane. L’intervento a più voci per salvare la Prefettura di Oristano, a rischio assieme ad altre ventuno, sembra aver avuto i suoi effetti. Il Governo sembra infatti essersi convinto a rivedere la propria posizione su questo argomento e si è impegnato ad annullare il provvedimento adottando una delibera ad hoc con un emendamento alla Legge di stabilità.

Di fronte a un impegno del Governo, le probabilità di salvezza salgono vertiginosamente e già si odono i primi squilli di tromba, anche se dalla parlamentare Caterina Pes, persona più vicina alle stanze romane, ancora si invita alla prudenza per quanto saluti positivamente questo atto. Il segretario provinciale della Uil, Angelo Medde, però si lascia alle prime parole di enturiasmo: «Il risultato ci impegna maggiormente a tenere alta l’attenzione anche verso altre situazioni a rischio come la rete ospedaliera e il tribunale. Il depauperamento di servizi che Oristano ha recentemente subito ha sensibilmente indebolito il tessuto connettivo della nostra comunità ed ulteriori perdite sarebbero tragicamente irreparabili».

E allora si va con l’invito a proseguire con tutte le forme di mobilitazione possibili e in questa direazione va anche la decisione del consiglio comunale che ha approvato all’unanimità due ordini del giorno in cui si esprime netta contrarietà alla chiusura del tribunale e alla soppressione dell’Asl. È un segnale forte, come forte è la preoccupazione per l'arretramento dello Stato. I due documenti approvati ovviamente servono per dare gambe a chi ora, sindaco in primis, dovrà portare avanti le istanze dei suoi cittadini.

L’ordine del giorno sulla Asl, illustrato in aula da Giampaolo Lilliu (Essere oristanesi), sollecita la giunta regionale a mantenere in vita l’Azienda sanitaria «in virtù della sua natura e delle problematiche del territorio». L’ordine del giorno impegna Guido Tendas a convocare l’assessore regionale alla Sanità e la conferenza dei sindaci per contrastare il pericolo della chiusura dell'azienda sanitaria.

Di tono simile quello sul tribunale, illustrato da Roberto Martani (PD), che ha espresso forte contrarietà alla sua soppressione ricordando che prima dei bilanci ci sono i dirtti dei cittadini. La richiesta è che il mondo politico oristanese riesca a scardinare le maglie del disegno di legge che prevede il riordino della geografia giudiziaria con un’azione incisiva nei confronti del governo.

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