La Nuova Sardegna

Oristano

«L’altare è ragione stessa del tempio»

«L’altare è ragione stessa del tempio»

ORISTANO. «L’Eucaristia si può celebrare senza il tempio, senza l'altare no, l’altare è la ragione stessa della esistenza del tempio». Lo ha spiegato l'arcivescovo di Oristano Ignazio Sanna pochi...

11 gennaio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. «L’Eucaristia si può celebrare senza il tempio, senza l'altare no, l’altare è la ragione stessa della esistenza del tempio». Lo ha spiegato l'arcivescovo di Oristano Ignazio Sanna pochi minuti prima della cerimonia di dedicazione del nuovo altare della cattedrale di Santa Maria Vergine Assunta, avvenuta ieri pomeriggio in modo solenne.

Un lungo percorso cominciato nove anni fa e concluso solo nei giorni scorsi con la posa del basamento di marmo bianco Michelangelo sul quale poggia la mensa di marmo Rosso Francia.

Al rituale della cerimonia hanno assistito centinaia di fedeli, in prima fila i sindaci di Oristano, Santa Giusta, Cabras e Laconi con la fascia tricolore, davanti al presbiterio tutto il clero diocesano, sull'altare assieme all'arcivescovo Ignazio Sanna, i vescovi sardi e il Capitolo metropolitano.

Suggestivi i passaggi del rito. Dopo la benedizione con l'acqua santa, la mensa è stata unta con il Santo Crisma da monsignor Sanna.

Sulla mensa poi è stato posato un braciere sul quale sono stati bruciati incenso e aromi che si sono diffusi nelle navate della cattedrale. Poi la firma dell’arcivescovo di Oristano e di tutti i vescovi presenti sulla Bolla di dedicazione, scritta naturalmente in latino, e poi chiusa «per l'eternità» ai piedi dell'altare assieme alle reliquie di sant'Archelao patrono di Oristano, di santa Giusta, patrona della città lagunare e di Sant'Ignazio da Laconi, patrono della Provincia. Al termine della Dedicazione l'altare è stato addobbato con la tovaglia, i fiori e i ceri e solo a quel punto si è potuto procedere con la solenne concelebrazione dell'Eucaristia.

La classifica

Parlamentari “assenteisti”, nella top 15 ci sono i sardi Meloni, Licheri e Cappellacci

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative