La Nuova Sardegna

Oristano

Progetto Iscol@ al bivio, sindaci pronti al confronto

di Alessandro Farina
Progetto Iscol@ al bivio, sindaci pronti al confronto

Cuccui (Sagama) non vede però molti margini per cambiare la proposta «I genitori non pensino ai chilometri, ma a quale futuro dare ai loro figli»

17 gennaio 2016
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BOSA. Sul progetto “Iscol@” dell’Unione dei Comuni (più Cuglieri), che prevede la nascita di un “Polo scolastico diffuso” nei paesi dell’altopiano di Planargia e Montiferru occidentale, il presidente Giovanni Antonio Cuccui è pronto al confronto con i genitori. Per illustrare, a partire dai prossimi giorni in diversi appuntamenti, le novità dell’offerta didattica pensata per i futuri decenni nel territorio, rispondendo direttamente a dubbi e perplessità dei cittadini. Attraverso il coinvolgimento in più riunioni di genitori divisi per gruppi di appartenenza comunale, mentre a ciascun appuntamento verrebbero invitati il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Bosa, insegnanti e sindaci. Sul progetto Iscol@, votato all’unanimità dalle fasce tricolori nell’assemblea dell’Unione Planargia- Montiferru occidentale a fine novembre, sono infatti emerse nei giorni scorsi varie pubbliche riserve. In particolare sugli spostamenti via scuolabus nei centri individuati per le classi dell’infanzia a Suni e Cuglieri, per le elementari a Scano Montiferro e Cuglieri (che opterebbe per la primaria di primo grado rispetto alla precedente indicazione delle medie, per venire incontro alle esigenze dei piccoli scolari residenti nelle borgate marine) e per le scuole medie a Tresnuraghes. «Invito tutti a non ridurre un progetto di questa ampiezza solo ad una diatriba sui chilometri da percorrere in scuolabus», dice il presidente dell’Unione. Perché, questa la convinzione, «c’è in gioco la preparazione scolastica dei nostri figli in un mondo che è cambiato e cambia velocemente. Con il pericolo, in caso di passi falsi, che la scuola possa scomparire definitivamente dai nostri paesi». «Una proposta emersa nell’Unione che sembra riproporsi in queste ore, era che gli scolari di alcuni centri della Planargia avrebbero frequentato a Bosa. Fatto però che avrebbe spaccato il territorio», rivela Cuccui. «Quanto stabilito e approvato a novembre quindi è il punto di arrivo di un lungo dibattito, a tratti anche aspro, dove le possibili soluzioni sono state tutte abbondantemente vagliate dai sindaci», afferma il presidente dell’Unione dei Comuni. «Ricordiamoci che in queste settimane si discute di riforma degli enti locali: presentarsi divisi sarebbe un suicidio politico e amministrativo intollerabile. Senza contare il rischio che i contributi a portata di mano, 4 milioni di euro finanziati dalla Regione, possano essere velocemente dirottati ad altri centri il problema non è se mandare i propri figli a scuola a Scano, Cuglieri, Suni o Tresnuraghes. Il problema è che scuola vogliamo per i nostri figli, e per questo nuovo progetto i fondi ora ci sono».

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