La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa, via l’amianto da Su Seggiu

di Alessandro Farina
Bosa, via l’amianto da Su Seggiu

Il sindaco ha firmato un’ordinanza che impone la rimozione e lo smaltimento del materiale pericoloso

26 febbraio 2016
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BOSA. Il destino dei tubi in cemento amianto accatastati in un terreno privato a due passi dal fiume e dalle abitazioni, nella zona di Su Seggiu, sembra ormai segnato. Il sindaco Luigi Mastino, in una lunga e articolata ordinanza sindacale, impone infatti formalmente ai proprietari dell’area di provvedere alla rimozione ed al corretto smaltimento dei pericolosi manufatti. Lo smaltimento andrà fatto entro novanta giorni dalla notifica del provvedimento, previa presentazione alla Asl di un Piano di lavoro e al Comune di una idonea pratica edilizia.

La vicenda è datata, considerato che a quanto pare i numerosi tubi in cemento amianto fanno parte del materiale utilizzato nei lavori di posa delle condutture idrauliche avvenuto negli anni ‘80 anche in territorio di Bosa. Una parte di questi tubi, hanno segnalato da tempo gli abitanti della zona, è però rimasta all’aperto, esposto alle intemperie in un’area vicina al fiume Temo e alle abitazioni, sulla sponda destra del corso d’acqua in località Su Seggiu.

Il nove gennaio dello scorso anno il corpo di polizia municipale, dopo gli accertamenti di rito, ha contestato ai proprietari dell’area un verbale. Rispetto al quale sono state prodotte delle note difensive. I vigili urbani però, nelle controdeduzioni, ritengono “Infondate le eccezioni confermando la validità dell'accertamento relativo allo stato di abbandono di tubi in cemento amianto”. A febbraio 2015 l’Arpas invia quindi al Comune una nota con i referti analitici sul materiale prelevato a Su Seggiu “, dai quali si evince la presenza di fibre di amianto su tutti i campioni analizzati, si legge nell’ordinanza firmata da Luigi Mastino. Mentre un’altra nota, questa volta della Asl di Oristano, dipartimento di prevenzione, a marzo 2015 richiama la normativa in materia. Che vieta l'abbandono e il deposito incontrollato dei rifiuti sul suolo e sottosuolo, mentre un’altra serie di richiami ai regolamenti comunali si sofferma sulle responsabilità in questi casi.

Si arriva quindi al giugno del 2015, quando il responsabile dell’area Ambiente dell’ente locale comunicava l’avvio del procedimento in merito a rimozione o smaltimento di rifiuti abbandonati nel territorio comunale.

Dopo una serie di passaggi si arriva ora, preso atto dell’iter trascorso, all’ordinanza del sindaco di Bosa. che impone espressamente ai proprietari del terreno di provvedere alla rimozione e al corretto smaltimento dei rifiuti speciali contenenti amianto (tubi in eternit), entro novanta giorni dalla notifica dell’ordinanza stessa. Ovviamente dietro presentazione del piano di lavoro alla Asl territorialmente competente e di idonea pratica edilizia al competente ufficio comunale, con la trasmissione della documentazione attestante gli interventi eseguiti. A questa ordinanza gli interessati possono opporsi entro sessanta giorni dalla notifica con ricorso al Tar, oppure entro centoventi giorni con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.

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