La Nuova Sardegna

Oristano

«Educare ai valori democratici»

«Educare ai valori democratici»

Norbello, istituzioni e concittadini attorno al vice sindaco colpito da un attentato

27 febbraio 2016
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NORBELLO. «Espellere dalla comunità il responsabile di tanta barbarie». «No, includere chi è vittima dell’ignoranza, educarlo ai valori della democrazia». Sono le due morali della stessa vicenda, quella cominciata con l’uccisione del cavallo del vicesindaco e culminata con la condanna unanime delle istituzioni, che ieri si sono strette in un solidale abbraccio attorno a Giacomo Angioni e a tutta la maggioranza. Massiccia la risposta dei concittadini e degli amministratori pubblici, arrivati dai centri limitrofi, dal Barigadu e dalla Planargia per unirsi al Consiglio comunale di Norbello, testimoniare il loro sostegno morale e stigmatizzare ogni forma di prevaricazione. Il discorso più duro lo ha pronunciato l’assessore regionale Massimo Deiana. «Bisogna reagire con decisione e a volte con crudezza di fronte a questi eventi. Chi ha agito nell’ombra deve sapere che è un miserabile bastardo senza testa», ha tuonato. Quasi agli antipodi l’intervento dell’ex sindaco Raffaele Manca. «Norbello non è diverso dalla maggior parte dei comuni della Sardegna» ha detto rievocando gli attentati del passato. «Solo noi possiamo rendere diverso il nostro paese. La democrazia tutela soprattutto coloro che non sono d’accordo con le scelte del potere, spetta ai cittadini maturi di una democrazia immatura costringere chi compie questi gesti a manifestare il suo dissenso con le armi della democrazia». L’ondata di solidarietà è stata un’iniezione di fiducia per la vittima. «Mi ha permesso di andare avanti», ha dichiarato Giacomo Angioni. Norbello spera di ritrovare presto la serenità, come ha auspicato il sindaco Matteo Manca invitando i concittadini ad impegnarsi attraverso una partecipazione attiva. «Deve essere il dialogo a risolvere i problemi e invito chiunque abbia dei problemi a parlarne con noi». Tanti gli attestati di stima per il coraggio dei giovani amministratori «Je suis Giacomo Angioni», ha detto il sindaco di Paulilatino Domenico Gallus. «Questi ragazzi svolgono una funzione pedagogica importantissima» ha affermato l’ex consigliere provinciale Giuseppino Canu. «La loro buona amministrazione sarà la risposta più giusta a gesti così gravi», ha commentato il presidente dell’Unione del Guilcier, Alessandro Defrassu. «Isoliamo atti e persone come queste», ha esortato il consigliere regionale Antonio Solinas. Dal sindaco di Bosa, Paolo Mastino, è arrivato un messaggio di speranza e d’inclusione. «Talvolta chi agisce in questo modo lo fa per ignoranza, mi auguro ci sia per loro una possibilità di crescita e di ripensamento».

Maria Antonietta Cossu

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