La Nuova Sardegna

ARBOREA. I gruppi consiliari di minoranza contro il pareggio di bilancio, disposizione introdotta al posto del patto di stabilità che interessa indistintamente tutti gli Enti locali, compresi anche i più piccoli, e inclusa Arborea. I consiglieri di minoranza Marco Pinna, Antonio Montisci e Giovanni Marras hanno presentato una mozione indirizzata al sindaco Manuela Pintus, per esprimere la loro contrarietà ad una normativa che comporta vincoli peggiori di quelli relativi al vecchio “patto di stabilità”, che comunque escludeva i piccoli comuni, e per chiedere alla giunta comunale una protesta verso questa nuova disposizione. Secondo i firmatari della mozione, la nuova imposizione, che di fatto comporterà nuovi vincoli, nuovi lacci, nuove certificazioni e monitoraggi, richiede di raggiungere un saldo non negativo, calcolato in termini di competenza tra entrate finali e spese finali, creando quindi grosse difficoltà ai comuni. Il pareggio di bilancio blocca gli investimenti, l’uso dell’avanzo di amministrazione, l’indebitamento per realizzare delle opere, la possibilità in particolare da parte dei comuni più piccoli, di garantire i servizi minimi indispensabili alla comunità. I consiglieri Pinna, Montisci e Marras chiedono quindi l’intervento del sindaco e della giunta presso il Governo ed il Parlamento, affinchè provvedano a modificare urgentemente la norma della legge di stabilità 2016 che impone il rispetto del pareggio di bilancio anche ai comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti, esentandoli da tale obbligo così come previsto per i nuovi comuni derivanti da fusione. Infine nella mozione si legge: “Impegna il sindaco e la giunta comunale di approvare, all’interno del consiglio regionale, un ordine del giorno analogo al presente, che impegni il Governo ed il Parlamento a modificare la norma sul pareggio di bilancio. Quanto sopra ai sensi dell’art.22 del regolamento del consiglio comunale, si chiede che la presente mozione venga inserita nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale e venga votata per appello nominale”.(c.d.)