Per il servizio Tao appello dei sindaci ai vertici della Asl
Riattivare al più presto la convenzione con le farmacie «Evitare trasferte in ospedale ai pazienti anziani»
ORISTANO. La posizioni sembrano essersi ammorbidite ma la sospensione del servizio nelle farmacie per i pazienti in terapia anticoagulante preoccupa anche la politica.
I sindaci dei paesi che non possono contare su un presidio sanitario all'interno del comune e che non sono vicini al centro Tao di Oristano sono i primi a protestare.
Anche perché, la sospensione costringe i pazienti, spesso persone in avanti con gli anni e in condizioni di salute non ottimali, a spostamenti e lunghe attese.
«A Marrubiu ci sono una cinquantina di pazienti che dovranno subire l'interruzione di questo servizio – spiega il sindaco, Andrea Santucciu – si tratta di persone che non possono sostenere sforzi e che si erano adattate benissimo alla possibilità di effettuare le analisi e ricevere le terapie direttamente dalla farmacia. Per questo motivo chiedo che il servizio venga garantito al più presto».
Santucciu spiega il suo punto di vista. «Capisco che ci possano essere problemi ma i funzionari devono iniziare a risolverli, come fanno i sindaci. Quando c'è la possibilità di aiutare qualcuno si deve anche correre qualche rischio». Sulla stessa falsariga le dichiarazioni di Antonello Garau, primo cittadino di Villaurbana.
«Solo in paese ci sono almeno quindici persone che si appoggiavano alla farmacia per snellire i tempi della terapia anticoagulante. L'interruzione del servizio ha causato un disagio notevole anche a chi deve accompagnare i malati fino a Oristano e mettere a disposizione un'intera mattinata. Per questo devo chiedere che il servizio venga ripristinato al più presto».
Antonello Garau, infatti, attende una risposta dalla Asl. «Qualche giorno fa, appena sono stato informato dell'interruzione del servizio, ho chiesto informazioni al commissario straordinario Maria Giovanna Porcu ma non ho ancora ottenuto una risposta. Spero che la situazione si possa risolvere in tempi brevi perché è chiaro che gli unici a pagare il conto saranno i pazienti». Una speranza ravvivata dal clima di distensione germogliato ieri tra la Asl di Oristano e l'ordine professionale che riunisce i farmacisti della provincia. L’intoppo che ha finora impedito di riattivare il servizio è la diversa piattaforma informatica tra Asl e farmacie.
In attesa dell’aggiornamento del software, il servizio di terapia anticoagulante a domicilio è sospeso dal 21 marzo ma è probabile che ci siano i margini per riattivarlo in tempi relativamente brevi.
Anche perché, i pazienti non vedono l'ora di evitare spostamenti e attese servendosi direttamente in farmacia e azzerando tutti i disagi.
Claudio Zoccheddu