La Nuova Sardegna

Oristano

la sentenza

Risarcirà soldi pubblici non dovuti

Imprenditore condannato dalla Corte dei Conti per 38mila euro

06 aprile 2016
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ORISTANO. Contributi pubblici ottenuti grazie a fatture che attestano lavori in realtà mai eseguiti. Succede spesso, ma accade spesso anche che, alla fine dei giochi, la giustizia presenti il conto.

E infatti non è un caso che sia stata la Corte dei Conti a ordinare all'imprenditore agricolo oristanese Marco Matta (40 anni) di risarcire le casse statali per 38mila euro.

Il procedimento, costola di un altro procedimento penale nato dalle indagini del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza, ha portato a individuare un finanziamento pubblico ricevuto senza che il beneficiario ne avesse diritto.

L'imprenditore aveva avuto i fondi da Argea nell’ambito del programma per gli “Investimenti nelle aziende agricole, comparto orticolo in pieno campo e coltura protetta”.

Siamo nel 2006 e l’agenzia regionale stabilisce di approvare il progetto presentato dall’imprenditore e ammettere la spesa di 197mila euro. Nel 2009 viene presentata una fattura con la quale si certificavano lavori per 76mila euro e all'azienda agricola ne arriva la metà.

C’è però un problema non da poco. La fattura per lavori all'impianto di irrigazione risultava emessa da una ditta che, secondo gli accertamenti, non era più operativa da quattro anni.

La documentazione presentata, secondo il vice procuratore generale della Corte dei Conti, Mauro Murtas, era quindi fittizia. Marco Matta ha chiesto di non procedere sino alla conclusione del procedimento penale. I giudici della Corte dei Conti sono però andati avanti ugualmente, in piena indipendenza, arrivando a stabilire che il risarcimento di 38mila euro sia dovuto.

Enrico Carta

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