La Nuova Sardegna

Oristano

Rifiuti, a giudizio il segretario generale

di Enrico Carta
Rifiuti, a giudizio il segretario generale

Il massimo funzionario del Comune, Luigi Mele, sarà processato per abuso d’ufficio e falso. Prima udienza il 12 maggio

13 aprile 2016
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ORISTANO. Questione di fretta. Troppa secondo la procura, necessaria secondo la difesa. Alla fine decide il giudice per le udienze preliminari Silvia Palmas che rinvia a giudizio il segretario generale del Comune, Luigi Mele, per la procedura legata all’assegnazione dell’appalto sui rifiuti tutt’ora in vigore. E a proposito di fretta, il tribunale sembra viaggiare a marce davvero alte visto che ci sarà appena il tempo di notificare l’avviso e si tornerà in aula per la prima udienza di fronte al collegio. Già il 12 maggio il segretario generale sarà di nuovo al palazzo di giustizia, ma stavolta per affrontare il vero processo ed entrare nel vivo della materia.

Luigi Mele era finito sotto inchiesta per falso e abuso d’ufficio dopo un esposto anonimo che comunque recava la firma di una persona ben informata, cosicché in tanti hanno pensato che si trattasse di un “corvo” ben inserito negli uffici comunali, magari qualcuno che potesse avere qualche motivo di rivalsa verso il massimo funzionario dell’ente.

La segnalazione presa molto sul serio dalla procura che aveva affidato l’inchiesta alla Polizia e alla Guardia di finanza specificava che il contratto firmato con la Ecologica Srl fosse stato firmato senza rispettare i tempi e i passaggi burocratici richiesti. Questa urgenza ingiustificabile, secondo il pubblico ministero Paolo De Falco, avrebbe consentito al dirigente di mettersi in tasca 19mila euro per il diritto di rogito che gli spettava qualora avesse avviato l’appalto nei termini. Quei termini però erano in scadenza perché stava per entrare in vigore una nuova legge che avrebbe negato tali spettanze a tutti i funzionari.

Per velocizzare la pratica, Luigi Mele avrebbe utilizzato un Documento unico di regolarità contributiva di un altro Comune e quindi avrebbe richiesto alla Ecologica Srl di presentare la documentazione necessaria entro dieci giorni. Secondo l’accusa la procedura sarebbe dovuta essere quella inversa, cosa che sin dal primo momento ha però lasciato perplessa la difesa affidata all’avvocato Stefano Gabbrielli che ha chiesto il proscioglimento. I motivi di urgenza erano legati al fatto che l’appalto proveniva da una procedura alquanto complicata. All’assegnazione provvisoria aveva fatto seguito infatti il ricorso al Tar della ditta seconda classificata. Questo fatto aveva convinto il Comune ad andarci coi piedi di piombo per evitare successivi scivoloni o richieste di danni, posticipando l’assegnazione. Luigi Mele aveva agito il giorno immediatamente successivo al pronunciamento del Tar, convinto di agevolare l’amministrazione che dall’assegnazione dell’appalto aveva risparmiato parecchio.

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