La Nuova Sardegna

ORISTANO. Multe illegittime. Il Comune ci ha provato, ma anche in appello ha dovuto incassare la sconfitta di fronte al ricorso per due sanzioni comminate nelle odiate strisce blu dei parcheggi a pagamento. Era accaduto che un’automobilista avesse lasciato il proprio veicolo in sosta per un tempo superiore a quello indicato dal tagliandino regolarmente pagato. Questo, in città, fa scattare la multa perché la convenzione con la ditta dei parcheggi lo prevede e fa scattare la rabbia di chi trova il foglietto rosa sul parabrezza.

Qualcuno non ci sta e in rarissimi casi decide di rivolgersi al tribunale. Il ricorso per due multe era stato presentato prima di fronte al giudice di pace, che aveva dato ragione all’automobilista, poiché riteneva illegittima la sanzione. Il giudice di pace aveva spiegato che la multa sarebbe legittima solo in caso di parcheggio in divieto di sosta e non sulle strisce blu qualora l’automobilista abbia regolarmente pagato una parte della sosta e abbia solamente ritardato il rinnovo del tagliandino.

Di fronte a questa decisione il Comune aveva fatto appello e la questione era passata direttamente nelle mani del giudice della sezione civile del tribunale. Che però non ha cambiato la sentenza in favore dell’amministrazione, anzi ha mantenuto la stessa linea del primo grado di giudizio. Ora resta la Corte di Cassazione, ultimo grado di giudizio a cui si rivolgerà il Comune che comunque ha ribadito che non applicherà l’istituto del tagliando di cortesia perché andrebbe a rischiare una causa milionaria contro la ditta che gestisce il servizio della sosta a pagamento.

Per ora ci deve accontentare delle modifiche appena decise che garantiranno agli automobilisti maggiori possibilità di evitare che il tagliandino arrivi a scadenza. Per il resto, bisogna aspettare la Cassazione.