L’arte racconta il dolore e la forza dopo la malattia
MILIS. Virginia Scalas, milese, artista a tutto campo, vive in una casa museo dove ha raccolto gran parte delle sue produzioni: dipinti, sculture, poesie, intrecci e tutto quello che la sua innata...
MILIS. Virginia Scalas, milese, artista a tutto campo, vive in una casa museo dove ha raccolto gran parte delle sue produzioni: dipinti, sculture, poesie, intrecci e tutto quello che la sua innata predisposizione per l’arte ritiene essere meritevole di essere esposto. Ogni parete, ogni spazio utile ospita una sua creazione. Chi vi entra viene immediatamente rapito da un mondo di colori e non può non rimanere colpito dall’armonia, dolce e inquieta, che vi si respira.
Virginia ha vissuto per molti anni a Genova, ma dopo la fine dolorosa di una relazione che le ha causato molta sofferenza, è tornata nel suo paese natale, dove, protetta dai suoi affetti, ha deciso di stabilirsi.
Nel suo giardino, perfettamente curato, diventato studio di pittura e laboratorio di intaglio, si possono ammirare un’infinità di opere, abbozzate e terminate, che non trovano spazio dentro la casa.
Dai suoi dipinti, le sue sculture e le sue poesie, traspare un animo dotato di grande sensibilità e passione, ma che ha anche attraversato esperienze che le hanno fatto conoscere sofferenza e dolore, e che le hanno lasciato addosso ferite difficili da rimarginare.
Come nell’urlo di Edvard Munch, anche in molte sue opere, soprattutto quelle che ritraggono la donna (cioè: se stessa), o il Cristo crocifisso, traspare la sofferenza data dall’abbandono che genera incertezza.
A modo suo Virginia, che si definisce guerriera indomita, racconta la difficoltà del quotidiano e la disperazione affrontata a causa di un tumore che l’ha portata molto vicina alla morte. «Ma io ho vinto - dice con un sorriso che incanta e disarma - e sono ancora qui. Pronta a continuare la mia lotta contro tutti i poteri che ci impediscono di vivere serenamente, armata dei miei colori, dei miei pennelli, della mia penna e degli scalpelli». Una donna e un’artista davvero straordinaria.
Piero Marongiu