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ORISTANO

A Oristano università da record, dopo l'alloro arriva subito il lavoro

Roberta Fois
Una festa dei laureati all'Università di Oristano
Una festa dei laureati all'Università di Oristano

Altissima la percentuale degli studenti del Consorzio Uno che trova un'occupazione al termine del corso di studi

04 giugno 2016
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ORISTANO. È un luogo comune, un’opinione quasi consolidata quella secondo cui le università delle piccole cittadine siano di serie B rispetto alle altre.

L’università di Oristano, con le sue statistiche fa in mille pezzi il cliché. L’ufficio management del Consorzio Uno ha svolto un’indagine sugli ex studenti che rileva la condizione occupazionale dei laureati al 31 dicembre 2014.

Nel corso di studi in Economia e Gestione dei Servizi Turistici, a dodici mesi dalla laurea, su un totale di 288 laureati solo il 16% è disoccupato o in cerca di occupazione, il 36% prosegue gli studi e il 48% è già occupato.

La minore percentuale di occupati tra gli ex studenti in Biotecnologie Industriali – 28% su 157 laureati – è dovuta al fatto che il 50% decide di proseguire gli studi.

Un’alta percentuale di occupati è il fiore all’occhiello anche del corso di laurea in Tecnologie viticole, enologiche, alimentari diviso in due curricula. Degli 89 laureati in Tecnologie Alimentari il 42% è occupato, il 38% prosegue gli studi e il restante 20% è disoccupato o in cerca di lavoro.

Il curriculum in Viticultura ed Enologia vanta, su 96 laureati, il 66% di occupati, il 15% prosegue gli studi e il 19 non ha un’occupazione.

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