La Nuova Sardegna

Oristano

La ricchezza del latte ovino

La ricchezza del latte ovino

I dati di Coldiretti sulla situazione del settore in occasione di “ForMaggio”

04 giugno 2016
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ORISTANO. Oltre 15mila aziende che nel 2014 (dato Istat) hanno determinato, attraverso la produzione di carne e latte, un prodotto lordo pari a 318milioni di euro. Che la Sardegna, con il suo patrimonio zootecnico di quasi tre milioni di capi, pari ad un quarto dell’intero patrimonio nazionale, sia regione leader per quel che riguarda l’allevamento ovino, è cosa risaputa. Una realtà imponente che, affiancata all’allevamento bovino con numeri certamente inferiori, ma tuttavia di grande rilievo, se si considera che ad Arborea esiste l’unica aziende lattiero casearia, la 3A, che a livello nazionale trasforma unicamente latte italiano, o meglio sardo e che in questi anni ha raggiunto quote di esportazione del prodotto all’estero di tutto rispetto, dimostrano come la zootecnia continui a rappresentare una importante risorsa per l’economia. Se n’è parlato ieri mattina, a Oristano, in un convegno organizzato dalla Coldiretti in occasione della prima edizione di ForMaggio, la prima fiera regionale dei prodotti caseari che si tiene a Sedilo.

Sul fronte dell’organizzazione delle produzioni, è stato il professo Roberto Furesi, ordinario di Economia alla facoltà di Agraria di Sassari, a fornire elementi importanti.

Ad esempio, sull’occupazione che nelle sole aziende ovine è rappresentata da circa 1500 addetti, quasi tutti con contratto a tempo indeterminato e che le produzioni sono pari a 24mila tonnellate per il pecorino romano, 1720 di pecorino sardo e 515 di fiore sardo.

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