Viabilità a Oristano, il commercio lancia l'allarme
Si è passati dal permissivismo alla tolleranza zero senza un piano adeguato
ORISTANO. Si va dalla «tolleranza zero» al «non possiamo farci nulla». Succede in tanti angoli della città, dove il traffico, quello che nel film Johnny Stecchino veniva indicato come problema principale di Palermo, diventa la scintilla della furia di molti cittadini.
L’assessore Gianluca Mugheddu si dice pronto a presentare in consiglio comunale il Piano urbano della mobilità rimasto nel cassetto per tutti questi anni, ma intanto molte piccole grandi situazioni di disagio iniziano a farsi strada evidenziando problemi che non riguardano solo la viabilità.
Eppure da lì si parte. Magari dalle perplessità sollevate dopo le ultime modifiche al servizio di parcheggio a pagamento con le applicazioni per telefonino, le maggiorazioni dei costi, gli strumenti non ancora in dotazione al personale che hanno avuto l’effetto di creare più confusione che altro.
Ma il vero problema è che una parte del mondo del commercio esplode in una protesta fragorosa per «la cattiva gestione o le scelte» a cui sta ricorrendo l’amministrazione. Simbolo della protesta diventa piazza Roma, dove lunedì, al comparir dell’agente di polizia locale, ci si potrebbe aspettare una serrata clamorosa da parte dell’edicola col titolare pronto poi a marciare verso l’ufficio del sindaco.
Si potrebbe pensare al solito lamento a priori, invece Luca Scalas ha in mano i numeri e quelli non mentono: «Da quando è stato istituito il divieto di fermata in maniera così rigida vendo circa venti copie in meno della Nuova Sardegna al giorno e altrettante di Repubblica, mente precedentemente quasi non avevo rese». Son soldi...Che se ne vanno.