La Nuova Sardegna

Oristano

A Seneghe passerella per i vini locali

A Seneghe passerella per i vini locali

SENEGHE. “Vino, nettare degli dei”. Da nove anni qui si tiene un concorso che, seppure riservato alle produzioni locali, ha acquisito una connotazione estremamente seria. L’ultimo è andato in scena...

09 giugno 2016
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SENEGHE. “Vino, nettare degli dei”. Da nove anni qui si tiene un concorso che, seppure riservato alle produzioni locali, ha acquisito una connotazione estremamente seria. L’ultimo è andato in scena domenica scorsa e ha visto la partecipazione di ben 41 rossi e 18 bianchi. I vini sono stati valutati da una commissione composta da enologi e assaggiatori, che li hanno esaminati sotto vari aspetti: vista, olfatto, gusto. Ad ognuna di queste caratteristiche è stato attribuito un punteggio, la cui somma ha determinato la classifica finale. Alla fine, per i rossi, ha vinto Carlo Cosseddu con un vino ricavato da uve cannonau e pinot grigio prodotto da un vigneto in località Nugae Bruncu; secondo posto per Salvatore Orrù, terzo per Pietro Pais a pari merito con Gian Diego Zoccheddu.

Per i bianchi primo posto per il Vermentino di Pietro Pais, prodotto da un vigneto sito in località Pardu Majore; secondo posto ad Antonio Caria mentre il terzo se lo è aggiudicato Salvatore Pili.

Qualche anno fa su una rivista specializzata, un giornalista enogastronomico molto noto, aveva definito un vino cannonau offerto da un produttore seneghese durante un banchetto “eccellenza assoluta” e gli aveva chiesto quante migliaia di bottiglie ne produceva all’anno e dove si poteva acquistare. Il produttore, con un sorriso, gli aveva risposto che quel vino non era in vendita nelle enoteche e la sua produzione era limitata. A quella risposta, il giornalista replicò: “Peccato! Ne avrei acquistato subito un centinaio di bottiglie”.

Le eccellenze dell’agroalimentare locale: vino, olio, formaggio, carne, sono prodotti di nicchia e non si possono trovare nei centri commerciali. Sono a chilometro zero e per acquistarli occorre andare dai produttori, perché sui banchi dei grandi centri commerciali non si trovano.

Piero Marongiu

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