La Nuova Sardegna

Oristano

SEDILO

Prove dell’Ardia con brivido, due cavalieri finiscono a terra

Prove dell’Ardia con brivido, due cavalieri finiscono a terra

SEDILO. Due cadute avvenute nel giro di pochi minuti hanno tenuto con il fiato sospeso gli spettatori che domenica sera si trovavano a San Costantino per assistere alle prove dei cavalieri. La...

05 luglio 2016
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SEDILO. Due cadute avvenute nel giro di pochi minuti hanno tenuto con il fiato sospeso gli spettatori che domenica sera si trovavano a San Costantino per assistere alle prove dei cavalieri. La vittima dell’incidente più grave è Francesco Marongiu, ex prima pandela, che nell’impatto con il terreno ha battuto la testa.

Il cavaliere aveva percorso senza problemi il tragitto che divide Su Frontigheddu dal santuario e dalla Muredda, ma proprio in un momento di calma apparente è successo l’imprevisto.

Dopo aver effettuato al passo i giri del terrapieno, il cavallo di Marongiu si è innervosito issandosi sulle zampe posteriori. L’uomo è comunque riuscito a mantenere l’equilibrio fino a che l’anglo arabo si è calmato. Sembrava essersi tranquillizzato e invece si è imbizzarrito di nuovo e ha disarcionato il conduttore, preso alla sprovvista dal movimento repentino.

Francesco Marongiu ha battuto il capo perdendo i sensi. Sono seguiti minuti di grande apprensione e agitazione, ma poi l’uomo, assistito da alcuni medici volontari, è rinvenuto ed è rimasto vigile per tutto il tempo fino al trasporto in ambulanza al San Martino di Oristano, dove gli sarebbe stato riscontrato un trauma cranico.

Se l’è cavata con una lussazione alla spalla, invece, Giovanni Puddu, caduto mentre infilava l’arco a causa del contatto del cavallo con la struttura di protezione. Il ragazzo si è rialzato immediatamente ma è stato accompagnato all’ospedale civile per una radiografia. Le condizioni di entrambi non sono comunque gravi e domani dovrebbero essere del gruppo dei cavalieri dell’Ardia. Oggi stop alle prove: è il giorno del silenzio e dell’ attesa.

Su quella pista passeranno soltanto i membri della commissione provinciale di sicurezza per verificare l’applicazione di tutte le prescrizioni concordate in precedenza.

Maria Antonietta Cossu

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