La Nuova Sardegna

Oristano

«Dalla Regione comportamento irresponsabile»

di Roberto Petretto
«Dalla Regione comportamento irresponsabile»

Equilibri di bilancio non approvati, opposizione all’attacco «Norma chiara: non create precedenti pericolosi e illegali»

12 agosto 2016
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ORISTANO. Il termine entro il quale approvare l’assestamento di bilancio è trascorso, ma la Regione stessa ha concesso una sorta di proroga mascherata, chiedendo al Comune di comunicare entro oggi la data di convocazione del Consiglio durante la quale provvedere agli adempimenti di legge. L’opposizione, però, chiede che la Regione intervenga con chiarezza e per questo i gruppi consiliari di Udc (Giuseppe Puddu, Giuliano Uras e Roberto Pisano) e Idee Rinnovabili (Salvatore Ledda e Daniela Nurra) hanno inviato una lettera per segnalare che «il consiglio comunale, con deliberazione del 27 luglio, non ha approvato la variazione di assestamento generale del bilancio di previsione 2016/2018 e la verifica degli equilibri di bilancio».

Nella stessa lettera i consiglieri di opposizione sollecitano la Regione «ad intraprendere le azioni normative a cui lo stesso è chiamato ad adempiere in caso di bocciatura, entro la data del 31 luglio, della delibera relativa alla salvaguardia degli equilibri di bilancio».

Udc e Idee Rinnovabili chiedono di conoscere «le motivazioni che impediscono all’assessorato agli Enti locali l’avvio della procedura di scioglimento del consiglio comunale».

I consiglieri di opposizione ricordano che «la norma prevede che la mancata adozione degli eventuali provvedimenti di riequilibrio è equiparata ad ogni effetto alla mancata approvazione del bilancio di previsione».

Secondo l’opposizione, la Giunta Tendas ha commesso una irregolarità: «Il Comune di Oristano non solo si è guardata bene dal comunicarvi tempestivamente la bocciatura del documento di salvaguardia degli equilibri di bilancio, ma in dispregio della norma, ha provveduto, il 9 agosto, a riconvocare il consiglio per la data del 29 agosto e del 31 con all’ordine del giorno nuovamente il provvedimento già bocciato dall'assemblea consiliare». Ma la critica è rivolta anche all’assessorato regionale: «Solo ieri all'atto della nuova convocazione del consiglio ci siamo resi conto della grave inerzia del vostro assessorato».

«Chiediamo pertanto - concludono i consiglieri di opposizione-, che la norma nazionale venga rigorosamente applicata. Non vogliamo nemmeno pensare che possa esserci da parte vostra una qualsiasi forma di complicità tendente a salvare, in dispregio della legge, una amministrazione che è notoriamente omologa a quella che oggi governa il Consiglio Regionale della Sardegna».

I 20 giorni di messa in mora scadranno il 20 agosto: «Chiediamo di sapere quali siano state le motivazioni di un comportamento da parte vostra così irresponsabile che, se confermato, aprirebbe un baratro nella certezza del diritto creando precedenti pericolosi oltre che illegali».

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