La Nuova Sardegna

Oristano

Selezioni Gal, perplessità ad Abbasanta

Selezioni Gal, perplessità ad Abbasanta

Nella seduta del Consiglio il sindaco Sanna definisce al limite dell’irregolarità la procedura

24 settembre 2016
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ABBASANTA. Sulle contestate procedure di selezione dei soggetti deputati alla redazione del Piano d’azione del Gal amministrazione è pronta a voltare pagina auspicando un processo di gestione improntato alla massima trasparenza. Prima di mettere un punto la maggioranza ha voluto una volta di più chiarire le ragioni dell’ approccio critico alla fase gestita dall’Unione del Barigadu in qualità di capofila e riferire l’ esito delle verifiche condotte sull’iter propedeutico all’affidamento del servizio.

Nel mirino la pubblicazione del bando senza capitolato, la “sparizione” delle figure degli animatori territoriali che avrebbero dovuto intercettare i bisogni reali, la validità di alcuni verbali e l’apertura delle offerte in seduta riservata anziché pubblica.

«Avevamo riscontrato anomalie e aspetti poco trasparenti e avevamo chiesto di visionare gli atti per capire se i nostri dubbi fossero fondati. Questi ci sono stati forniti, anche se prima l’Unione del Barigadu ha incaricato un legale, spendendo mille euro, per valutare la fondatezza della nostra richiesta», ha dichiarato ieri il sindaco Stefano Sanna informando il Consiglio che l’approfondimento delle carte ha consolidato le perplessità della prima ora.

«Ci sono dei passaggi al limite dell’irregolarità – ha affermato –. E il nostro obiettivo è far sì che ciò non si ripeta quando si costituirà formalmente il Gal e sarà eletto il Cda».

In gioco, secondo gli amministratori, c’è anche la tutela degli interessi della comunità locale. «Il progetto di sviluppo spingeva troppo verso il lago e verso l’ambito rurale rispetto ai quali Abbasanta ha un’economia residuale – ha evidenziato Gian Valerio Sanna –. Inoltre tendeva più a offrire un’integrazione al reddito a imprese che non si sono innovate e precludeva delle possibilità ai giovani e alle nuove imprese: noi abbiamo chiesto delle integrazioni che contemplassero anche altri settori, come ad esempio quelli del sughero e della pietra, e sono state recepite».

Il Comune, insomma, reclama per sé e il suo tessuto sociale ed economico un ruolo non marginale nel processo di gestione. «I nostri concittadini meritano pari considerazione degli altri», ha concluso il capogruppo.

Una querelle sull’accesso agli atti ha animato la discussione. «Anche noi avevamo il diritto di visionarli e invece ci sono stati negati», ha rilevato la consigliera Marilena Santona. Il sindaco ha risposto che le comunicazioni non hanno allegati.

Maria Antonietta Cossu

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